Vacanze, ecco dove andranno gli italiani (ma la metà non partirà per la crisi)

Venerdì 12 Giugno 2020
Vacanze, ecco dove andranno gli italiani (ma la metà non partirà per la crisi)

Poco più della metà degli italiani (51%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi, anche se solo il 5,5% ha già prenotato. Il 49% non partirà per paura ma anche per motivi economici legati ala crisi. La Sicilia, insieme a Toscana e Puglia, si colloca sul podio delle destinazioni più gettonate da chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia (92,3%). Appena il 7.8%, al contrario, ha in programma un viaggio fuori dai confini nazionali. Emerge da un'indagine realizzata da Demoskopika sull'identikit del turista post Covid-19 che l'ANSA anticipa in esclusiva. Ben 4 su 10 optano per soluzioni ricettive ritenute «più sicure»: appartamento preso in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%) oppure ospite di parenti o amici (5,2%). 

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L'indagine realizzata da Demoskopika per conto del Comune di Siena ha coinvolto un campione di 1.539 cittadini intervistati. «Il turista post Covid-19 - spiega il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - ha voglia di villeggiare quasi esclusivamente in Italia e in totale sicurezza. L'epidemia sanitaria non poteva non ripercuotersi inevitabilmente anche sui consumi turistici. In questo quadro, saranno premiate quelle destinazioni turistiche che meglio sapranno interpretare i desiderata del mercato autoctono». «Rilevare l'opinione degli italiani - aggiunge l'assessore al turismo del Comune di Siena, Alberto Tirelli - rappresenta uno strumento fondamentale per assumere un piano di azioni maggiormente consapevole in direzione di un rilancio concreto e più incisivo del comparto turistico». 

 



LE RINUNCE Nell'estate del Covid-19 il 49% degli italiani rinuncerà alle vacanze e una buona fetta lo farà per motivi economici. Emerge dall'indagine realizzata da Demoskopika che l'ANSA anticipa in esclusiva. In primo luogo perché, «pur volendo», i cittadini hanno ancora timore a viaggiare (24,9%). L'8,7% del campione intervistato ha «già rinunciato, al di là del Coronavirus» ma colpisce il 15,3% del campione intervistato che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia dichiarando di «non avere le possibilità economiche». Si tratta di quasi 8 milioni di italiani rinunciatari per «cause di forza maggiore» principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%).
Tra le categorie più «sofferenti» figurano gli artigiani, i commercianti, i disoccupati e gli operai e, infine - come era prevedibile - chi possiede un reddito basso (19%), rispetto a chi ha palesato una condizione economica decisamente migliore (5,3%).

Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 15:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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