Era una sera di mezzo secolo fa.... il 17 giugno 1970 ce lo ricorderemo a lungo noi "over 55": io ero bambino, ma quella sera papà (grande appassionato di sport e non solo calciofilo, per fortuna) mi consentì di stare alzato davanti alla tv in bianco e nero: allo stadio Azteca di Città del Messico andava in scena la semifinale mondiale. Si giocò la partita più emozionante della storia del calcio italiano: quel folle e indimenticabile 4 a 3 torna in un libro vergato a 4 mani da due calciofili doc, Roberto Brambilla e il veneziano Alberto Facchinetti, che raccontano le storie che si sono intrecciate e dipanate in quei 120' interminabili e meravigliosi minuti tra personaggi italiani, tedeschi e messicani.
Il libro "Quattro a tre" dell'editore veneziano InContropiede (14.50 euro) appare più una cavalcata a briglie sciolte nel mondo del pallone che un semplice reportage storico-sportivo. E nelle 124 godibilissime pagine non sono protagonisti soltanto i 4 moschettieri azzurri che firmarono l'impresa (Boninsegna, il coriaceo furlano Burgnich, il mitico "Rombo di tuono", al secolo GiggiRriva e soprattutto l'abatino Gianni Rivera) ma è l'Italia intera, quella del Sessantotto appena vissuto, del boom economico appena accennato e anche di oggi, perchè no.
L'INCOMINCIO
Questo l'attacco dell'opera che fa capire quanto gli autori siano andati a fondo nella ricostruzione storica: «Qualche minuto dopo il triplice fischio dell’arbitro Arturo Yamasaki, un giornalista scrupoloso come Giorgio Lago (giovane inviato e qualche anno dopo grande direttore de Il Gazzettino, ndr) andò a chiedere conferma allo stesso Rivera se il gol del 4-3 lo avesse segnato di sinistro. L’emozione del momento aveva colto impreparato uno dei migliori giornalisti sportivi di quella generazione. Ancora più sorprendente fu la risposta del fuoriclasse azzurro: “Sì, certo, di sinistro”. Si erano sbagliati entrambi. Quel gol, visto decine e decine di volte (non solo) in tv, smise subito di essere reale per trasformarsi in una specie di apparizione. Teatro, cinema, università, letteratura, fumetto, televisione, musica… la rete di Rivera è diventata, e per estensione tutta Italia-Germania 4-3, tante di quelle cose che a un certo punto sono stati trascurati i veri protagonisti dell’evento».
Insomma una lettura imperdibile per i calciofili a digiuno di eventi, ma anche per chi vuole rivivere quegli anni con gli occhi di oggi.
IL TABELLINO
Boninsegna al 8’, Schnellinger al 90’, Müller G. al 94’, Burgnich al 98’, Riva al 104’, Müller G. al 110’, Rivera al 111’.
ITALIA: Albertosi, Burgnich, Facchetti, Bertini, Rosato (dal 91’ Poletti), Cera, Domenghini, Mazzola (dal 46’ Rivera), De Sisti, Riva, Boninsegna. All.: Valcareggi.
GERMANIA: Maier, Patzke (dal 63’ Held), Sch-
nellinger, Schulz, Beckenbauer, Grabowski,
Overath, Vogts, Seeler, Müller G., Löhr (dal 53’
Libuda). All.: Schon
SPETTATORI: 102.444
L'EDITORE
Il progetto Edizioni inContropiede nasce in Riviera del Brenta nei primi giorni del 2014. Tre amici appassionati di libri e di sport (Alberto Facchinetti, Nicola Brillo e Federico Lovato) decidono di creare una piccola realtà editoriale che pubblichi non più di dieci volumi all’anno di letteratura sportiva. Romanzi, saggi, biografie, antologie di articoli, raccolte di racconti. Ma sempre con lo sport (il calcio soprattutto) come protagonista o come sfondo su cui ambientare una storia.
La scelta del nome della casa editrice è ovviamente un omaggio a Gianni Brera, maestro di neologismi
Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 19:51
Il libro "Quattro a tre" dell'editore veneziano InContropiede (14.50 euro) appare più una cavalcata a briglie sciolte nel mondo del pallone che un semplice reportage storico-sportivo. E nelle 124 godibilissime pagine non sono protagonisti soltanto i 4 moschettieri azzurri che firmarono l'impresa (Boninsegna, il coriaceo furlano Burgnich, il mitico "Rombo di tuono", al secolo GiggiRriva e soprattutto l'abatino Gianni Rivera) ma è l'Italia intera, quella del Sessantotto appena vissuto, del boom economico appena accennato e anche di oggi, perchè no.
L'INCOMINCIO
Questo l'attacco dell'opera che fa capire quanto gli autori siano andati a fondo nella ricostruzione storica: «Qualche minuto dopo il triplice fischio dell’arbitro Arturo Yamasaki, un giornalista scrupoloso come Giorgio Lago (giovane inviato e qualche anno dopo grande direttore de Il Gazzettino, ndr) andò a chiedere conferma allo stesso Rivera se il gol del 4-3 lo avesse segnato di sinistro. L’emozione del momento aveva colto impreparato uno dei migliori giornalisti sportivi di quella generazione. Ancora più sorprendente fu la risposta del fuoriclasse azzurro: “Sì, certo, di sinistro”. Si erano sbagliati entrambi. Quel gol, visto decine e decine di volte (non solo) in tv, smise subito di essere reale per trasformarsi in una specie di apparizione. Teatro, cinema, università, letteratura, fumetto, televisione, musica… la rete di Rivera è diventata, e per estensione tutta Italia-Germania 4-3, tante di quelle cose che a un certo punto sono stati trascurati i veri protagonisti dell’evento».
Insomma una lettura imperdibile per i calciofili a digiuno di eventi, ma anche per chi vuole rivivere quegli anni con gli occhi di oggi.
IL TABELLINO
Boninsegna al 8’, Schnellinger al 90’, Müller G. al 94’, Burgnich al 98’, Riva al 104’, Müller G. al 110’, Rivera al 111’.
ITALIA: Albertosi, Burgnich, Facchetti, Bertini, Rosato (dal 91’ Poletti), Cera, Domenghini, Mazzola (dal 46’ Rivera), De Sisti, Riva, Boninsegna. All.: Valcareggi.
GERMANIA: Maier, Patzke (dal 63’ Held), Sch-
nellinger, Schulz, Beckenbauer, Grabowski,
Overath, Vogts, Seeler, Müller G., Löhr (dal 53’
Libuda). All.: Schon
SPETTATORI: 102.444
L'EDITORE
Il progetto Edizioni inContropiede nasce in Riviera del Brenta nei primi giorni del 2014. Tre amici appassionati di libri e di sport (Alberto Facchinetti, Nicola Brillo e Federico Lovato) decidono di creare una piccola realtà editoriale che pubblichi non più di dieci volumi all’anno di letteratura sportiva. Romanzi, saggi, biografie, antologie di articoli, raccolte di racconti. Ma sempre con lo sport (il calcio soprattutto) come protagonista o come sfondo su cui ambientare una storia.
La scelta del nome della casa editrice è ovviamente un omaggio a Gianni Brera, maestro di neologismi
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