Sindaci di Italia, Austria e Slovenia si incontrano sul monte dei tre confini per riaprire le frontiere

Venerdì 5 Giugno 2020 di Tiziano Gualtieri
Il sindaco di Tarvisio Renzo Zanette ha incontrato a Kranjska Gora il suo omologo Jani Hrovat e il primo cittadino di Feistritz an der Gail Dieter Mörtl

Un appello alla riapertura delle frontiere nazionali tra Italia, Austria e Slovenia partirà dal monte Forno, vetta simbolo dei rapporti tra i tre stati che fin dal 1919 è triplice confine tra Italia, Austria e Slovenia. Un simbolo di unione tra i popoli tedesco, latino e slavo.
E nel luogo dove ogni anno viene celebrata la festa dell'Amicizia, i sindaci di Tarvisio Renzo Zanette, di Arnoldstein Erich Kessler e Kranjska Gora Jani Hrovat stanno organizzando un incontro per ribadire la fratellanza tra le genti che vivono a ridosso di un confine ancora chiuso a causa dell'emergenza Covid-19. «Siamo un'unica comunità senza confini - spiega Zanette, che giovedì 4 giugno ha incontrato a Kranjska Gora il suo omologo Jani Hrovat, presente anche il primo cittadino di Feistritz an der Gail Dieter Mörtl - e dal monte Forno lanceremo un appello ai nostri governi: via le frontiere, via le barriere».
Un forte appello di speranza, dunque, indirizzato a Roma, Vienna e Lubiana per far tornare al più presto questo lembo di terra al clima di collaborazione e amicizia che esisteva pre-pandemia. «A tutti manca la collaborazione e la grande amicizia tra le nostre popolazioni. Gli scambi commerciali e i flussi turistici sono importantissimi, di questo ne siamo consapevoli, ma i rapporti umani che ci legano sono qualcosa di indescrivibile». Ancora da definire la data esatta dell'incontro «oltre agli impegni dei sindaci e dei comandanti dei Corpi Pompieri Volontari delle tre città, infatti, dobbiamo attentamente valutare anche le condizioni meteo in questi giorni non troppo favorevoli».

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