Niente carcere per Sabrina Buran, stalker dell'ex assessore leghista Lorenzon: incastrata da un video

Giovedì 4 Giugno 2020
Sabrina Buran mostra il volto tumefatto: è stata condannata per stalking
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TREVISO - Niente carcere per Sabrina Buran, la 47enne finita a processo con l'accusa di stalking nei confronti dell'ex assessore provinciale Mirco Lorenzon. La Corte d'Appello di Venezia ha ridotto la pena da un anno a 8 mesi e ha accordato le attenuanti generiche. In prima grado a Treviso la condanna era stata senza la sospensione della pena. 

A incastrare la donna, sottoposta alla misura di non avvicinamento, erano stati alcuni video, registrati dalla fotocamera dello smartphone dell'ex esponente leghista.  In uno di questi viene immortalata la donna mentre salta il muro di cinta della casa di Lorenzon con una scala, arriva alla terrazza e bussa alla porta. Lorenzon apre e la donna si fionda nell’abitazione puntandosi alla gola un coltello  e poi ai polsi.

“Ascoltami, ascoltami, ascoltami” ripete mentre minaccia di farsi del male. Poi aggiunge: “Ti prego, ti prego, ti prego”. La 47enne viene ripresa mentre corre per la casa: entra in bagno ed esce con una lametta e ancora minaccia di tagliarsi le vene dei polsi. “Io senza di te non vivo” è la supplica. Poi cade da sola dalle scale.

«Giravo con il coltello per proteggermi - è sempre stata la versione della Buran - perché altrimenti lui mi avrebbe messo le mani addosso». 
Ultimo aggiornamento: 20:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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