​La marea rialza la testa a giugno. E' la terza volta in venti anni

Giovedì 4 Giugno 2020 di Daniela Ghio
La marea rialza la testa a giugno. E' la terza volta in venti anni
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VENEZIA La marea rialza la testa a giugno: stasera alle 22.30 è previsto un picco di 115 centimetri. Il periodo stagionale tardo primaverile, rende l'evento alquanto improbabile dal punto di vista statistico. Ciononostante una perturbazione atlantica, non ancora completamente definita, porterà i suoi effetti sul livello marino proprio quando la sola marea astronomica toccherà un massimo di 83 centimetri. 

SENZA PASSERELLE
E in città le passerelle per l'acqua alta sono state messe a riposo fino al 15 settembre. Un evento di questo genere non è molto frequente, in venti anni si sono registrate solo tre situazioni di acqua alta straordinaria: 16 giugno 2016 alle ore 21.15 con 117 cm; il 6 giugno 2009 alle 21.10 con 105 cm e il 6 giugno 202 alle 21.05 con 121 cm. «Da ieri pomeriggio una saccatura atlantica scendendo dal Regno Unito verso la Francia, influenza fino a domani marginalmente il tempo nel Nord Italia spiega il direttore del Centro Maree, Alvise Papa -. Transitando in Veneto causerà una fase di instabilità con forti rovesci, locali grandinate, raffiche di vento; il vento di scirocco che viene a formarsi porterà una acqua straordinaria perché in concomitanza di una marea astronomica tra le più alte della storia: 83 cm alle 22.30. Basteranno 20 cm in più e suoneremo le sirene». 

«In questa stagione l'acqua alta è anomala afferma ancora Papa -, e in più le previsioni meteorologiche di questo periodo hanno una attendibilità molto limitata nel tempo. L'altro giorno, ad esempio, erano previsti scrosci e abbiamo avuto sole tutto il giorno; l'altra settimana era previsto bel tempo è invece ha piovuto. L'aumento di frequenza di eventi anomali che impattano così fortemente sulla città, come abbiamo avuto in autunno e nella primavera dello scorso anno, dimostrano che la linea dell'amministrazione comunale di investire nel rinnovo della modellistica è corretto. Dobbiamo fare sistema con tutte le autorità territoriali. Già da tre anni abbiamo una collaborazione con Ispra, con cui collaboriamo e ci confrontiamo: siamo di fronte a scenari talmente sconvolti rispetto a 15 anni fa che c'è bisogno di un impegno zonale».

I RISARCIMENTI
Ieri intanto il sindaco Luigi Brugnaro, commissario delegato all'emergenza per l'acqua alta di novembre 2019, ha firmato il quinto decreto per i risarcimenti. Continua così il pagamento dei risarcimenti ai veneziani danneggiati dall'aqua granda che, ad oggi, sono arrivati a 1.283 soggetti per un totale complessivo di oltre 6,5 milioni di euro. «Con la firma di questo decreto ha commentato Brugnaro - liquidiamo un quinto pacchetto di risarcimenti che arriveranno direttamente a 138 privati e a 125 tra attività economiche, produttive, sociali e di culto che hanno visto definirsi positivamente la loro rendicontazione. Il tutto per un totale di 1.398.391,46 euro divisi in 357.090,12 per il primo blocco e 1.041.301,34 per il secondo.

Importi che si sommano agli oltre 5,1 milioni di euro già erogati nelle quattro precedenti ordinanze riguardanti il primo e il secondo stralcio. Nello specifico andiamo così a dare risposte significative complessivamente a 673 privati, per un totale di quasi 1,5 milioni di euro, e a 610 attività sociali di culto, economiche e produttive per oltre 5,1 milioni. Un' iniezione di liquidità a quasi 1.300 soggetti». Brugnaro, ricordando che per la prima volta in Italia, è stata data la possibilità ai danneggiati di essere risarciti a stralci, non appena forniscono ricevute e scontrini per almeno il 30% del totale delle spese ammesse a rimborso, invita a rendicontare il prima possibile i danni subiti così da poter proseguire, già nelle prossime settimane, alle liquidazioni.
Ultimo aggiornamento: 14:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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