Svolta al porto, maxi-yacht di lusso al posto delle grandi navi da crociera

Giovedì 4 Giugno 2020 di Elisio Trevisan
Svolta al porto, maxi-yacht di lusso al posto delle grandi navi da crociera
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MESTRE - Per Vtp ben prima del Covid-19 si è capito che nulla sarebbe stato più come prima. Per la precisione dalla domenica 2 giugno 2019 quando la nave da crociera Msc Opera si schiantò contro la motonave River Countess, fermandosi contro la banchina di San Basilio. Non è dunque un caso se si è tenuta giusto ieri (subito dopo la Festa della Repubblica) l’Assemblea dei soci che ha rinnovato il Consiglio di amministrazione, ha approvato il bilancio 2019 (non distribuendo gli utili ma utilizzandoli per affrontare le conseguenze dell’emergenza) e ha deciso di portare a termine entro la stagione del 2021, quando finalmente ripartiranno le crociere, tre progetti da quasi 83 milioni di euro. Nulla sarà più come prima a partire dal canale della Giudecca e dal bacino di San Marco attraverso i quali dal 2021 non transiterà più una sola nave da crociera più grande di 40 mila tonnellate di stazza. In realtà già dal 2020 Bacino e Giudecca non vedranno più passare quelle navi ma per colpa dell’isolamento imposto dal Covid-19.
Fabrizio Spagna è stato riconfermato presidente per altri tre anni, e avrà al suo fianco nel Cda Monica Scarpa ad di Save, Chiara Cacciavillani per Apvs (la società controllata dalla Regione che ha il 53% delle quote di Vtp), Joshua Carroll vice presidente della compagnia Royal Caribbean Cruises, e Stephen Xuereb Ceo del terminalista turco Global Ports Holding nominato in rappresentanza degli operatori privati veneziani riuniti in Finpax. Per dirla con Spagna, il 2020 sarà un annus horribilis per il settore ma verrà colto come l’occasione per fare i lavori in vista del 2021, l’anno che segnerà «il consolidamento delle crociere, settore che va garantito e che comunque non potrà crescere più di tanto nel rispetto di Venezia, e allo stesso tempo il lancio del settore dei mega yacht».
Fino ad oggi, infatti, le grandi barche super lusso hanno quasi snobbato Venezia perché non offre strutture all’altezza. Per cui nel 2020 «continueremo a garantire l’occupazione in Vtp, cercheremo di ridurre i costi diretti, e ci concentreremo sui tre progetti varati».
All’accoglienza dei mega yacht andranno 11,8 milioni di euro per un piano in project financing che prevede la gestione congiunta e sinergica dei cinque ormeggi in centro storico, cioè Adriatica, Salute, San Biagio, Riva 7 Martiri e San Basilio/Santa Marta: in quest’ultimo, oltre ai mega yacht, verranno ospitate navi da crociera di lusso di piccole dimensioni. Le banchine verranno tutte elettrificate, così si elimineranno i rumori provocati dai motori e le emissioni dai camini delle imbarcazioni, e gli approdi verranno riqualificati, in particolare San Basilio/Santa Marta con la sistemazione della stazione.
L’altro progetto è da 66 milioni di euro e riguarda le navi da crociera: è diviso in due fasi, la prima prevede di sistemare provvisoriamente almeno tre navi la settimana a Marghera in uno dei terminal già indicati dall’Autorità portuale, quindi Fusina, Tiv, Vecon o canale industriale Nord. Vtp ha stanziato ulteriori 5 milioni di euro per sistemare le banchine, «in modo che non siano più approdi estemporanei da notte del Redentore ma un vero e proprio home port - spiega il presidente -: quindi realizzeremo una stazione passeggeri in tensostruttura. Sono soldi che non spetterebbe noi investire perché la convenzione, che scadrà nel 2025 con l’anno in più concesso dal Governo a causa del Covid, non lo prevede, ma lo facciamo per collaborare e offrire un servizio di qualità ai passeggeri. Dopodiché per questo investimento e tutti gli altri costi aggiuntivi siamo disponibili a trattare col Ministero su soluzioni come un allungamento della concessione».
La fase a lungo termine del progetto per le crociere, che Vtp calcola in 4 o 5 anni, prevede la risagomatura del canale Vittorio Emanuele III attraverso il quale passeranno le navi più grandi di 40 mila tonnellate di stazza, il miglioramento di alcune strutture della Marittima e opere di compensazione ambientale.
Ultimo aggiornamento: 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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