Flor: «Ospedale di Padova ultimo del Veneto? Valutazione sbagliata. Se il problema sono io, prendo atto»

Mercoledì 3 Giugno 2020 di Marina Lucchin
Luciano Flor in ambiente himalayano. Trentino, dirige l'azienda ospedaliere di Padova dal 2015

PADOVA - Non gli fanno paura le vette dell'Himalaya, tanto da scalare l'Annapurna. Figuriamoci, dunque, se è un problema per lui dire quel che pensa sulla valutazione della regione ricevuta per l'operato della sua Azienda Ospedaliera.  «Quando una cosa è sbagliata, bisogna avere il coraggio di dirlo. E io lo dico. Se il metodo fa arrivare l'ospedale di Padova ultimo in Veneto, vuol dire che è sbagliato perché non è possibile». 
Luciano Flor, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera, si scaglia contro la griglia di valutazione utilizzata dalla Giunta veneta, che tiene conto dei livelli di assistenza e del rispetto dei bilanci. «Posso dire che non mi è piaciuta? Sì?» ironizza prima di analizzare la situazione, snocciolando anche i dati, ma assicurando anche di non aver intenzione di mollare: «Le dimissioni? Non si minacciano, si danno. Se il problema sono io, ne prendo atto». E riguardo al governatore Luca Zaia, che ieri gli ha rinnovato la sia fiducia: «È ampiamente ricambiata. Che non salti fuori che si creano problemi dove non ce ne sono. Con il presidente ho un rapporto molto franco. Se c'è qualcosa da dire, lo dico».

NUMERI DEL 2018
La valutazione della Regione è relativa al 2018, ovvero ben prima dei risultati positivi ottenuti nell'emergenza Covid, che ha portato l'Azienda ospedaliera di Padova a modello per l'intera Italia. «Ma tutto sta in cosa vogliamo valutare - continua Flor -. I risultati sono complessivi e sotto gli occhi di tutti. Sia dal punto di vista del bilancio, che da quello della parte sanitaria. Se uno ha dubbi sulla qualità dell'ospedale di Padova, meglio che legga un altro libro». Il Dg però precisa: «Questo non vuol dire che non ci siano margini di miglioramento, ma i numeri sono in crescita. Parliamo del 2018? Bene, nel 2018 abbiamo fatto più interventi che nel 2017. E nel 2017 abbiamo fatto più interventi che nel 2016». 

L'EMERGENZA
Senza contare il lavoro svolto nel 2020 con l'emergenza Coronavirus. «Il Covid non era l'unica cosa da seguire, l'ospedale ha altre cose, ha tutta la normale amministrazione, chiamiamola così. Tanto che durante il lockdown abbiamo fatto due trapianti di polmone, sette di cuore, 18 di fegato e 50 di rene. Potrei dire anche i 180 interventi al giorno. Tanto per dare qualche numero su quel che facciamo che spieghi le nostre capacità sia cliniche che gestionali. I risultati son buoni. Per questo dico che il metodo è sbagliato se fa finire l'ospedale di Padova ultimo nel Veneto. Non esiste proprio, non è stata colta la complessità del lavoro svolto».
Allora, viene spontaneo domandarsi, è un metodo che valuta il direttore generale? Se lo chiede pure Flor: «Se così fosse non si mette in discussione un'ospedale. Il problema sono io? Ne prendo atto».

L'ESPERIENZA
Luciano Flor, vecchia conoscenza dell'Ospedale di Padova, in quanto nel 2008 ne era stato direttore sanitario, all'alba del 2016 aveva lasciato con strascico polemico la direzione dell'Azienda provinciale sanitaria del Trentino, dove era stato da poco riconfermato (e dove guadagnava uno stipendio molto più alto dell'attuale): una sorpresa, quel gennaio di cinque anni fa, il suo ritorno a Padova, con l'Azienda che è anche stazione appaltante per il nuovo ospedale. È infatti in capo a lui la partita sulla maestosa opera pubblica, così come passa per le sue mani la decisione di cosa fare della Pediatria, struttura fatiscente per la quale da un pezzo si cercano soluzioni senza essere approdati, al momento, a nulla di definitivo.

IL CURRICULUM
Flor, 62 anni, si è laureato all'Università di Padova in Medicina e chirurgia, con successiva specializzazione in Igiene e Medicina preventiva; originario della Val di Non, dove gestisce una florida attività di coltivazione di mele, è autore di una trentina di pubblicazioni edite a stampa e coautore di libri sull'organizzazione sanitaria.
Membro del comitato di redazione e scientifico di riviste a livello nazionale, ha svolto attività didattica nelle scuole di specializzazione dell'Università di Verona, in master universitari in gestione e innovazione nelle amministrazioni pubbliche. Dal 2007 al 2011 Luciano Flor è stato titolare dell'insegnamento Economia aziendale e management sanitario alla Facoltà di Medicina e Chirurgia del Bo. 
 

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