Bonus autonomi, via alle nuove richieste per chi era rimasto escluso: 20 giorni di tempo

Lunedì 1 Giugno 2020 di Francesco Bisozzi
Una sede dell'Inps

Gli esclusi dal bonus da 600 euro per autonomi, professionisti e altre categorie di lavoratori possono chiedere da oggi il riesame della domanda presentata a marzo. L'Inps ha attivato la procedura attraverso cui è possibile avviare una nuova verfica dei requisiti. Nel messaggio 2263 l'istituto di previdenza chiarisce tempi e modalità: i potenziali aventi diritto dovranno «portare all’attenzione dell’istituto elementi conoscitivi che possano determinare un supplemento di istruttoria per l’eventuale accoglimento della domanda» entro 20 giorni da oggi, oppure dalla data di respingimento della domanda, se arriverà in futuro. Oltre il termine fissato, la loro richiesta verrà considerata definitivamente respinta. 

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Più nel dettaglio, nel messaggio dell'Inps si legge che a lavoratori e patronati è «consentito proporre un’istanza di riesame, che permetta all’Inps di verificare le risultanze dei controlli automatici». Vengono poi riepilogati i motivi di reiezione per i quali non è possibile erogare l’indennità, tra cui la percezione del reddito di cittadinanza, la titolarità di un trattamento pensionistico o di un rapporto di lavoro dipendente. Ma all'origine di numerosi rifiuti, come già spiegato dal Messaggero, vi è stato anche un problema di aggiornamento della banca dati dell'Inps. «Per alcune delle istanze per le quali sono presenti dati previdenziali alimentati sia dalle gestioni Inps che da enti esterni (come le casse previdenziali private) è possibile che al momento del controllo il dato rilevato non sia consolidato, in ragione di attività amministrative o aggiornamenti ancora in corso», ha confermato l'istituto, con riferimento ad esempio ai casi di richiedenti che risultavano iscritti a casse private (condizione esclusa dalla legge) ma in realtà avevano già perfezionato la cancellazione

L'Inps all'inizio del mese ha reso noto di aver ricevuto ad aprile 4.772.178 domande per il bonus da 600 euro, di cui oltre 1,1 milioni sono state respinte. È presumibile che decine di migliaia di contribuenti rimasti tagliati fuori chiedano nei prossimi giorni che la loro domanda venga riesaminata. Potranno inviare la documentazione richiesta attraverso il link Esiti presente nella stessa sezione del sito Inps in cui è stata presentata la domanda per l'indennità, allegando i documenti richiesti per il riesame. Altrimenti potranno rivolgersi alla struttura territoriale di competenza tramite la casella di posta istituzionale dedicata, denominata riesamebonus600.nomesede@inps.it.

Sempre oggi l'Inps ha reso noto di aver concesso l'indennità d'ufficio a circa 42 mila persone (19 mila titolari di assegno di invalidità e 23 mila lavoratori stagionali che in precedenza si erano visti respingere la domanda e ora riceveranno il bonus a partire da quello relativo al mese di marzo. In particolare nel caso dell'assegno di invalidità la nuova posizione dell'istituto dipende da una correzione legislativa arrivata durante il percorso parlamentare del decreto "Cura Italia".

Coloro che sulla base delle vecchie norme avevano rinunciato a fare domanda potranno presentarla entro il prossimo 8 giugno (non il 3 come annunciato in precedenza): vale anche per i titolari di reddito di cittadinanza che potranno avere un'integrazione nel caso risulti più basso dell'indennità. Si tratta di una procedura diversa da quella di cui abbiamo parlato sopra che prevede un termine di 20 giorni ed è destinata al riesame di domande respinte a seguito di controlli automatici per problemi di requisiti o di incompatibilità, nel caso in cui appunto gli interessati possano far valere altra documentazione.

Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 15:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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