Razzismo, la denuncia di Keita: «A Lérida mi hanno impedito di pagare l'alloggio a 200 braccianti di colore»

Lunedì 1 Giugno 2020 di Giuseppe Mustica
Keita Balde ex Lazio ora al Monaco
Nel momento in cui lo sport chiede giustizia per la morte di Floyd nel Minnesota, Keita Balde, ex attaccante della Lazio e dell’Inter ora in forza al Monaco, si vede negare da alcuni hotel spagnoli la possibilità di aiutare 200 braccianti che adesso dormono per strada. 
LA STORIA
È stato lo stesso Keita a raccontare la storia su Instagram. Il nazionale senegalese aveva deciso di pagare l’alloggio, anticipato e per quattro mesi, ad alcune persone che, stagionali, adesso stanno vivendo per strada. La città in questione è Lérida, in Catalogna. Ma la sua richiesta è stata respinta da una decina di alberghi che non hanno accettato la prenotazione.
«MANTERRÒ LA MIA PROMESSA»
«Stiamo lottando tutti i giorni per cercare di dare una sistemazione a chi al momento non ce l’ha» ha spiegato Keita, sottolineando che «siamo in un sistema sgradevole e brutto in cui affittare una casa o altro genera problemi per il colore della pelle. Non mi arrenderò, e cercherò in tutti i modi di mantenere la promessa che ho fatto». L’attaccante è da tempo in prima linea insieme ad un attivista antirazzista, Nogay Ndiaye, che ha parlato di «chiaro segnale di razzismo». 
Ultimo aggiornamento: 14:28
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