Aperitivi e vasche il centro è rinato. Multe quasi azzerate

Lunedì 1 Giugno 2020
Aperitivi e vasche il centro è rinato. Multe quasi azzerate
PORDENONE Una città viva, baciata da un fine settimana di bel tempo. Due serate di pienone - quelle di venerdì e di sabato - accompagnate dall'ormai conosciuta intensificazione dei controlli. Ma nonostante il flusso importante di persone registrato soprattutto tra i due corsi principali del centro storico, non ci sono stati particolari problemi. E anzi, per la prima volta dalla fine del lockdown c'è stato spazio anche per un bilancio provvisorio delle attività economiche affacciate sui viali della movida, e sempre meno per la conta delle multe e delle infrazioni. 

IL PUNTO
Già venerdì sera si notava un fermento particolare tra corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi e piazza XX Settembre. E la scena si è ripetuta anche sabato. I bar erano praticamente tutti pieni, e il centro era popolato da molte persone a passeggio. Una situazione che già la scorsa settimana sarebbe stata giudicata a rischio e che invece nel weekend appena trascorso si è rivelata oltre che normale, anche più facilmente gestibile. I controlli, quelli sì, ci sono stati. Le pattuglie della polizia di Stato, dei carabinieri, della polizia locale e della Guardia di finanza hanno perlustrato a più riprese le zone definite calde dai numerosi vertici andati in scena in Prefettura dalla riapertura dei locali del 17 maggio, ma come confermato nel resoconto completo di ieri mattina, non sono state rilevate particolari criticità.
 
LE PROTESTE
Qualcuno, però, l'ha vista diversamente. Il vociare e lo struscio incentro continuano a non piacere ad alcuni residenti di Contrada maggiore, e anche nel secondo fine settimana di libertà i centralini delle forze dell'ordine hanno messo in archivio qualche segnalazione, riguardante sia presunti casi di assembramento (poi non rivelatisi tali all'arrivo delle pattuglie) che più consueti schiamazzi a tarda ora. In seguito alle chiamate, sono scattati i controlli, ma non sono state notate situazioni particolarmente pericolose. E a testimoniarlo c'è il solito report della Prefettura, che parla di una sola multa su 431 persone intercettate nella giornata di venerdì e di un'altra su 468 controlli in tutta la giornata di sabato. Quasi 900 persone fermate e due sole sanzioni. Una percentuale praticamente nulla, che dà la giusta dimensione al fenomeno. Sabato, invece, alcune persone sono state controllate in centro dalla polizia, che ha accertato solamente lo stato di alterazione alcolica. Nulla più. 

I CONTI
L'altra faccia del fine settimana è quella che riguarda il bilancio tracciato da baristi e ristoratori della città. Dopo una settimana - la prima dal 18 maggio - vissuta a rilento e piena di timori, finalmente gli esercenti iniziano a respirare. «I caffè del mattino e gli aperitivi della sera, anche nei giorni feriali e non solo nel weekend, stanno lentamente risollevando le casse dei titolati, provati dai mesi di quarantena e chiusura - ha spiegato Fabio Cadamuro, responsabile del comparto per l'Ascom -. Quello che ancora non va è il flusso di clientela praticamente assente nei ristoranti, e limitatamente ai pranzi». A pesare, in questo caso, sono i tanti lavoratori ancora impegnati nell'attività da casa. 
Ultimo aggiornamento: 16:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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