Luca Zaia in diretta oggi: «Dal 15 giugno liberi, con la mascherina. Presto un'altra ordinanza. Grecia riprovevole. Salvini vittima di una congiura»

Sabato 30 Maggio 2020 di Beatrice Mani
Coronavirus Veneto. Luca Zaia in diretta oggi: cosa ha detto

Luca Zaia in diretta oggi, 30 maggio 2020. Dopo la pubblicazione della nuova ordinanza (scarica il Pdf) del Veneto con le norme per le riaperture, nell'ottica del contenimento dell'epidemia da Coronavirus, ecco i temi affrontati oggi dal governatore della Regione.
 

Zaia in diretta: dal 15 giugno liberi tutti

Il 15 giugno sarà una data importante, secondo quanto annunciato dal governatore Zaia, sarà il giorno del "liberi tutti", ma continueremo ad usare le mascherine. Questo, ovviamente, se la curva dei contagi continuerà ad essere positiva. E i dati di oggi sono confortanti in questo senso, con le terapie intensive che continuano a svuotarsi e gli infetti che non crescono. Ma la conferenza odierna ha presentato anche qualche precisazione e una novità in arrivo: chiarimenti sulla nuova ordinanza del Veneto e l'annuncio di una seconda in arrivo, per regolamentare teatri, cinema e discoteche, sempre nell'ottica della riapertura. Ultimo ma non meno importante il tema poltico: Zaia ha commentato duramente il caso Grecia, con un attacco a Di Maio, indiretto e mai citato, affermando che se fosse stato il ministro degli Esteri, sarebbe già andato ad Atene. Un passaggio anche sulla questione delle elezioni a luglio e sul caos Procure, commentando la nota del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la posizione del leader del suo partito, Matteo Salvini: «Ne è una vittima, è una specie di congiura», ha affermato Zaia.


 



Il bollettino
660.018 tamponi processati ad oggi, a regime le macchine del laboratorio del professor Andrea Crisanti, a settembre vogliamo arrivare a 30mila al giorno. Anche il metodo del pool comincia a dare risultati. Positivi 19.146 (+12), in isolamento 1.727 persone (-100), ricoverati 384 (120 sono positivi), in terapia intensiva 30 pazienti (7 positivi), dimessi 3.374 (+25), totale dei morti 1.916 (+10 rispetto a ieri), nati 77 bambini... (Leggi tutto)

L'Usl: «Il coronavirus è clinicamente spento. Positivo 1 ogni mille»

Oggi 100 giorni dall'inizio della "guerra" al Covid
​Oggi è il centesimo giorno dall'inizio della «tragedia, era il 21 febbraio, me lo ricordo bene. Siamo riusciti a scongiurare il pericolo di dover scegliere quale paziente far entrare in terapia intensiva e chi no, quale vita salvare, grazie a medici, infermieri, oss, amministrazioni, case di riposo, i volontari, tutti. Eravamo in guerra, ma senza carri armati e armi». 

Trasporto pubblico locale
«I treni cominciano ad essere affollati, e chiediamo a Trenitalia di aggiungere macchine e ripristinare i percorsi soppressi, soprattutto in direzione Venezia». 
 

L'ordinanza del 29 maggio: i dettagli

Il presidente Luca Zaia fa qualche precisazione rispetto all'ordinanza regionale del 29 maggio, valida dal primo al 15 giugno. Da quest'ultima data spero che saremo liberi, fatta eccezione per la mascherina. Nuova ordinanza del Veneto: dagli ombrelloni alle grigliate, cosa cambia dal 1 giugno Domande e risposte


Centri estivi
«Abbiamo avuto molti riscontri dai centri estivi, avremo una grande chiamata di popolo: piscine, centri privati, ci hanno contattato in molti, vogliamo dare una risposta alle famiglie. Mi dicono anche che sono in overbooking, pieni di prenotazioni. Grest in difficoltà: possiamo intervenire anche con un'ordinanza, credo che la liberatoria dei genitori sia assolutamente votata alla tutela di chi organizza i centri».


Mascherine
«L'uso della mascherina cambia da lunedì primo giugno, la portiamo nei luoghi chiusi (negozi, ambulatori, palestre...) oppure nei luoghi dove non sia garantito il distanziamento sociale. Quindi teniamola sempre con noi».
 

Nuova ordinanza in arrivo

«Una seconda ordinanza del Veneto verrà emanata prima di metà giugno, riguarderà cinema, teatri, discoteche e altre attività. L'intrattenimento con posti fissi al tavolo è possibile oggi, ma tutti devono stare seduti al tavolo, non si salta e non si balla. Stiamo ultimando le linee guida per questi settori, andiamo verso l'apertura. Numeri contingentati? Ci stiamo lavorando, sia in relazione a quelli già stabiliti sia per quelli che indicheremo nella nuova ordinanza».
 

Crozza imita Luca Zaia

«Il ragazzo si è impegnato ma può fare di più»: ha replicato con una battuta il governatore del Veneto Luca Zaia a chi gli ha chiesto un commento alla sua imitazione fatta da Maurizio Crozza. «L'ho cercato per complimentarmi per l'imitazione ma aveva la segreteria telefonica - ha aggiunto - .
Il suo numero lo avevo da quando ero ministro». «Sul trucco ha fatto un po' di confusione - ha concluso - e deve impegnarsi un pò di più per la dizione. Mi propongo per fargli un corso. 
Ma Crozza è un grande artista, è apprezzabile il lavoro che fa».



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Le decisioni del governo
«Il governo vuole aprire, spero lo si faccia tutti assieme dal 3 giugno, senza sorprese, penso sia un bel segnale», ha precisato Zaia.


Mobilità fra le regioni
«La prima scelta era il 3, oppure una settimana dopo: è tutto secondo i programmi. A me piace anche l'idea che non passi il concetto che ci siano untori in Italia, ho tifato per la Lombardia. Le curve delle infezioni sono tutte pressoché uguali, direi che la Lombardia ha imboccato la fase discendente, ha una coda importante che va sfumando». 

Patente sanitaria? Illegittima
«Solinas è presidente di un'isola che immagina una regolamentazione sanitaria degli accessi, è legittimo che ponga la questione». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, riguardo all'idea di una certificazione sanitaria per gli ingressi. «Dall'altro lato, in tempi non sospetti, ho detto che pensare a una patente sanitaria è impossibile».

 

Il caso Grecia, attacco a Di Maio

Grecia, frontiere chiuse per gli italiani, Zaia continua ad essere furioso. «Non bene la Grecia, penso che loro hanno più da rimetterci di noi, ci sono più veneti che vanno in Grecia che viceversa. Forse ci sono le persone sbagliate nei posti di comando sbagliati, io non mi permetterei mai di fare una cosa del genere, il comportamento è assolutamente riprovevole, e ancor di più perché si tratta di un paese europeo. E non mi risulta che la sanità della Grecia sia come quella dell'Italia: non accettiamo lezioni da quel Paese. Se fossi un ministro degli Esteri sarei già ad Atene, bisogna intervenire subito, ma ammetto che non me lo sarei mai aspettato dalla Grecia, che per noi è casa».


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Il caso Croazia
«Si sta comportando in modo diverso - ha sottolineato Zaia -, vi ricordo che in Istria si parla il veneto. Loro non sono in area Schengen e giocano "da libero", hanno deciso di vincolare gli ingressi alle prenotazioni. Dicono "venite che siamo aperti", e lo diciamo anche noi ai turisti per il Veneto».


Caos Procure e l'affaire Salvini
«Il Capo dello Stato ha esercitato i suoi poteri». Lo ha detto  Zaia, nel consueto punto stampa sull'emergenza coronavirus, rispondendo a una domanda sul caos Procure e il Csm, ha osservato: «Se qualcuno si indigna perché Mattarella è intervenuto, è inopportuno, Mattarella ha fatto benissimo a intervenire». «La situazione è imbarazzante. Non lo è solo per la controparte, perché Salvini è una vittima ed è innegabile, non faccio l'avvocato di nessuno, ma è la vittima di una specie di congiura», ha osservato Zaia, aggiungendo che però l'altra parte lesa è «la stragrande maggioranza dei magistrati per bene». «Quello che è accaduto non è da paese civile», ha concluso. «Mattarella ha esercitato nel pieno dei suoi poteri di fronte a una situazione come questa, abbastanza imbarazzante. Salvini ne è una vittima, è una specie di congiura. L'altra parte lesa sono i magistrati perbene, e sono la stragrande maggioranza. Deve esserci allenaza tra la politica sana e la magistratura sana. La magistratura è la terza gamba della democrazia, ben venga l'intervento del capo dello Stato. Quello che è accaduto non è da paese civile».


Cosa è successo
«Grave sconcerto e riprovazione» per «la degenerazione del sistema correntizio e l'inammissibile commistione fra politici e magistrati». Sergio Mattarella ha usato quasi le stesse parole di un anno fa, quando scoppiò «il caso Palamara», per fare chiarezza istituzionale nella nebbia che ancora avvolge il Consiglio superiore della Magistratura. Una bufera che non sembra placarsi, alimentata da nuove trascrizioni di intercettazioni, che sta deragliando pericolosamente all'esterno del Csm, penetrando nei delicatissimi rapporti tra politica e giustizia, fino ad accendere un violentissimo scontro tra la Lega e le toghe in vista del processo al leader della Lega sul caso della Gregoretti. In una lunga nota in punta di diritto il presidente della Repubblica ha invitato la politica a fare presto e bene la riforma del Csm, ha spiegato ancora una volta che «non può sciogliere l'organo di autogoverno dei giudici a sua »discrezione« e che se anche fosse uno scioglimento in questa fase sarebbe più dannoso che utile perchè rischierebbe di far saltare i diversi procedimenti disciplinari aperti.
«Ancora una volta il presidente della Repubblica ci indica una strada, che è quella migliore: se le forze politiche hanno qualcosa da 'dirè hanno la possibilità di fare una riforma. Ed è quello che stiamo facendo«, commenta il Guardasigilli Bonafede. La Lega con Matteo Salvini apprezza gradendo i sentimenti di «sconcerto e riprovazione» espressi da Mattarella, ed è evidente che la nota del Quirinale mette il turbo alle iniziative della politica per presentare una riforma organica del Csm sulla quale, peraltro, è già da tempo al lavoro il governo.  La preoccupazione del capo dello Stato è evidente e non l'ha mai nascosta: serve «una riforma che contribuisca a restituire appieno all'Ordine Giudiziario il prestigio e la credibilità incrinati da quanto appare, salvaguardando l'indispensabile valore dell'indipendenza della Magistratura, principio base della nostra Carta».


Sondaggi, Salvini non sta andando a picco
«Salvini non sta andando a picco. Ad oggi ogni sondaggio è drogato dalla vicenda Covid», ha osservato Zaia, secondo il quale «non è un caso che governatori e sindaci hanno risultati alti perché hanno gestito la vicenda Covid» e sugli stessi sondaggi sul premier Conte «il Covid ha pesato».



Elezioni, per Zaia il voto è a luglio
«Io sono sempre fermo a luglio. Ho massimo rispetto del Parlamento, ma nessuno si è accorto di cosa sta accadendo: spostare di una settimana la discussione significa sostanzialmente affossare luglio perché ci sono i termini per convocare i comizi. Basta fare un decreto, che è quello che chiediamo noi, ma io resto fermo a luglio, qualcuno mi dovrà spiegare perché non si può votare a luglio». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. «Abbiamo scritto a Mattarella e siamo convinti che, come garante della Costituzione, non possa che sostenere i presidenti in una partita in cui tutti i governatori, trasversalmente, chiedono si possa votare quanto prima».

 

Coronavirus. Luca Zaia in diretta: nuova ordinanza del Veneto, cosa cambia. Mascherine solo al chiuso e via obbligo di guanti Video

in anche oggi, venerdì 29 maggio 2020, da Marghera per gli aggiornamenti sul contagio da in Veneto e le norme della Regione per monitorare e gestire la pandemia. Nuova ordinanza del Veneto che entrerà in vigore dal primo giugno e sarà valida fino al 15 giugno.

Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 12:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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