Parco fluviale di Lambioi: via libera ai lavori per 5 milioni di euro

Sabato 30 Maggio 2020 di Federica Fant
La spiaggia sul Piave in località Lambioi
BELLUNO - Via libera da Roma alla modifica del progetto di rigenerazione urbana del Parco di Lambioi. Il progetto prevede: la realizzazione del sottopasso di collegamento ciclopedonale tra il parco Emilio e l’area del parco fluviale di Lambioi, una nuova area camper a fianco del parcheggio, un nuovo parcheggio a fianco dello Spes Arena, la sistemazione di tutta la spiaggia Lambioi, l’accesso principale dal centro storico al parco, interventi per l’accesso al Piave in zona Nogarè e San Pietro e gli interventi di ripristino nella vasta area danneggiata dalla piena del Piave a Lambioi. Era attesa la nota del segretario generale della presidenza del Consiglio dei ministri che ha comunicato l’ok da parte del gruppo di monitoraggio all’aggiornamento del progetto del parco fluviale.
«Con questo nullaosta, - sottolinea l’assessore alla rigenerazione urbana, Franco Frison - il Comune dà avvio all’aggiornamento del progetto esecutivo, che era già pronto per andare in appalto, ma che la tempesta Vaia fermò con lo straripamento del Piave. L’intervento è uno dei più importanti del progetto della rigenerazione urbana, con un importo complessivo di 5,3 milioni di euro. Di questi 4,2 sono a carico dello Stato, con il Bando periferie, mentre il rimanente importo è suddiviso tra Comune di Belluno e Bim Gsp». 
Il primo stralcio sarà curato da Sportivamente Belluno, per realizzare un’area a parco giochi con attrezzature varie e barbecue, per consentire una graduale riappropriazione dell’area da parte dei cittadini: «Mi piace sottolineare – evidenzia il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro – come questi interventi vengano realizzati grazie alla raccolta fondi promossa dal Comune di Belluno».
«I lavori – aggiunge l’assessore - saranno in sinergia con il Genio Civile di Belluno che sta lavorando per il ripristino dell’argine crollato».
I cantieri della Rigenerazione urbana sono ancora fermi. 
L’assessore Frison spiega: «In maggio sono stati svolti numerosi incontri per sbloccare la situazione», soprattutto legata al fatto che le imprese, lavorando all’interno di Crepadona, Gabelli e ex Caserma Piave devono aggiornare le misure sulla sicurezza. Frison ha parlato con i direttori dei lavori dei vari cantieri stabilendo un reciproco assorbimento degli oneri creati da queste misure aggiuntive. Si sta chiudendo, invece, l’intervento di sistemazione del ponte ottocentesco in località Casoni, con il ripristino di una ciclopedonale tra Antole e Sedico ritenuta strategica poichè passano tre linee dell’acquedotto che approvvigiona Belluno. Per l’ex chiesa dei Gesuiti, sono stati presi accordi con i proprietari delle aree attorno all’immobile, per permettere di costruire il cantiere. «Ringraziamo per la disponibilità, il cantiere si aprirà in una decina di giorni», chiude Frison.
 
Ultimo aggiornamento: 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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