Casi Zip ed ex Foro Boario, alta tensione sui banchi del consiglio comunale

Giovedì 28 Maggio 2020 di Alberto Rodighiero
Casi Zip ed ex Foro Boario, alta tensione sui banchi del consiglio comunale
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PADOVA - Pomeriggio ad alta tensione oggi, giovedì 28 maggio, a palazzo Moroni. Un pomeriggio che rischia, ancora una volta, di lacerare la maggioranza. Alle 16, infatti, è in programma una seduta congiunta delle commissioni Politiche economiche e Controllo in cui si discuterà del futuro della Zip anche alla luce dei recenti licenziamenti di due dirigenti del Consorzio che gestisce la Zona industriale. Alle 18, invece, l'appuntamento è con la riunione delle Commissioni Controllo e Urbanistica in cui, invece, verrà affrontato il progetto per la realizzazione del nuovo punto vendita di Leroy Merlin all'interno dell'ex Foro Boario di corso Australia.

NEL MIRINO
Per quel che riguarda la Zip, a sparare contro l'amministrazione, oltre che l'opposizione sarà sicuramente la consigliera di Coalizione civica Daniela Ruffini che, da sempre, si è battuta contro la liquidazione dell'ente. Quasi sicuramente, la presidente della commissione Cultura suonerà la carica anche durante la discussione su Leroy Merlin. «Se dal progetto di recupero dell'ex Foro Boario di corso Australia sono spariti l'hotel e il planetario, mi chiedo quale sia la pubblica utilità dell'intervento» ha tuonato l'altro giorno Ruffini. Che poi ha rincarato la dose: «A quanto si apprende, il progetto per la costruzione di un nuovo centro commerciale di Leroy Merlin presto prenderà il via e il prossimo venerdì si presenterà la valutazione dell'impatto che l'opera avrà sull'ambiente. Mi pare di comprendere che, dal momento della sua presentazione, il progetto sia molto cambiato e abbia perso importanti pezzi ha detto ancora l'esponente arancione - Mi riferisco al fatto che non saranno più costruiti l'albergo e la struttura che doveva accogliere il planetario. Mi chiedo, a questo punto, dove sia finita la pubblica utilità del progetto? E mi chiedo ancora, dal momento che la Sovraintendenza ha vietato queste nuove costruzioni, se non sia il caso il caso di annullare il progetto. Quale utilità ne trarranno i cittadini padovani?».
«Alla luce dell'emergenza sanitaria, sociale, economica ed ecologica che stiamo vivendo, e che investirà le nostre vite per moltissimo tempo ha concluso - siamo sicuri che siano proprio queste le opere che servono e serviranno al nostro benessere e alla nostra economia?».
PERPLESSITÁ
Non solo Ruffini, però. Alcune perplessità sul progetto proposto dalla multinazionale francese ci sarebbero anche tra i centristi che sostengono la maggioranza. Venerdì prossimo alle 18 alla Fornace Carotta, epidemia permettendo, dovrebbe tenersi la presentazione dello studio di impatto ambientale dell'operazione Leroy Merlin. La settimana scorsa sono scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni sulla Valutazione di impatto ambientale legata all'intervento. A quanto pare di capire, a presentare un'osservazione sarebbe stata la Provincia che ha chiesto delucidazioni legate agli aspetti ambientali.
Salvo imprevisti, la società francese dovrebbe aprire i cantieri entro la fine dell'anno. I lavori dovrebbero durare dai 16 ai 18 mesi. Di conseguenza, tutto dovrebbe essere pronto per la primavera del 2022. La multinazionale del fai da te è intenzionata a realizzare un unico grande negozio su un piano, curando il restauro nei minimi dettagli senza aggiungere cubatura. Per i restauri verranno utilizzati solamente materiali ecocompatibili. Rispetto al progetto originale, poi, è stata rivista in maniera sostanziale la viabilità a servizio del nuovo punto vendita.
 

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