Riapre l'aeroporto di Treviso. Al Canova si ritorna a volare: «Via dal 21 giugno»

Giovedì 28 Maggio 2020 di Mauro Favaro
Il Canova pronto a ripartire: il primo volo il 21 giugno
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TREVISO - Il Canova inizia a rivedere la luce dopo il blocco totale imposto dall'emergenza coronavirus. Adesso, almeno, c'è una data. Ryanair, la compagnia che opera il 90% dei voli dell'aeroporto, riprenderà a volare su Treviso dal 21 giugno. Quel giorno arriveranno e subito dopo ripartiranno dal Canova tre aerei diretti rispettivamente a Malta, Catania e Palermo. La società ha già messo in vendita i biglietti. Si ricomincerà da qui. «Noi siamo pronti - apre Enrico Marchi, presidente di Save, gruppo che controlla AerTre, la società che gestisce lo scalo trevigiano adesso - stiamo a quello che dice la compagnia aerea». Il 22 giugno si aggiungerà il volo per Bari. E dal giorno dopo si riprenderà a volare anche sulla rotta per Valencia (Spagna). Saranno queste le destinazioni che il mese prossimo apriranno la nuova stagione post Covid-19. A luglio, poi, quando Ryanair riattiverà il 40% delle proprie rotte a livello europeo, al Canova verranno aggiunti altri otto voli: per Dublino (Irlanda), Bruxelles Charleroi (Belgio), East Midlands, Edimburgo, Manchester (Regno Unito), Ibiza, Malaga e Siviglia (Spagna). 

LA SPERANZA
«Ci auguriamo che le cose procedano così, senza difficoltà - spiega Marco Pinzi, presidente di AerTre - in questo periodo si sta tastando il terreno per rimettere in moto l'attività. Speriamo che possano presto arrivare delle indicazioni definitive». Si guarda in particolare al 3 giugno, quando l'Italia riaprirà le frontiere. Ad oggi non è nemmeno escluso che Ryanair chieda di concentrare maggiormente i propri voli sull'aeroporto Marco Polo di Venezia. Al momento, comunque, non sono arrivate domande in tal senso. Inevitabilmente non si volerà più come prima. L'emergenza coronavirus ha lasciato un segno profondo. Il primo obiettivo è ridurre il rischio di nuovi contagi. Le misure di precauzione già annunciate dalla compagnia aerea low cost comprendono una riduzione del numero di bagagli, il check-in online obbligatorio e il download della carta di imbarco direttamente sugli smartphone da parte dei passeggeri. Verrà misurata la febbre a ogni persona che entrerà in aeroporto. E tutti dovranno tassativamente indossare la mascherina, sia nel terminal che negli aerei, che verranno regolarmente disinfettati. 

LA SICUREZZA
«A bordo degli aeromobili, l'equipaggio di Ryanair indosserà le mascherine o altre coperture facciali e verrà effettuato un servizio limitato fanno sapere dalla società tutte le transazioni avverranno senza l'utilizzo di contanti. A bordo, inoltre, saranno proibite le file per i bagni: si potrà accedere individualmente e su richiesta». In attesa della fine dei lockdown negli altri Paesi, in più, Ryanair farà compilare ai passeggeri dei moduli dove si dovrà indicare la durata della visita all'estero e l'indirizzo di soggiorno, in modo da consentire a ogni Stato di monitorare i movimenti delle persone in caso di nuovi focolai di coronavirus. «Ryanair lavorerà a stretto contatto con le autorità sanitarie pubbliche per assicurare che i voli, dove possibile, rispondano a tutte le necessarie misure atte a limitare la diffusione del Covid-19 - spiega Eddie Wilson, amministratore delegato della compagnia aerea - come già dimostrato in Asia, il controllo della temperatura e l'utilizzo delle mascherine o di altre coperture facciali rappresentano il modo più efficace per raggiungere questo obiettivo su voli a corto raggio all'interno del mercato unico europeo». Il mondo dell'economia della Marca attende con ansia il primo atterraggio e il successivo decollo dal Canova dopo il blocco totale, scattato lo scorso 11 marzo. Da gennaio a maggio l'aeroporto di Treviso ha perso circa 900mila passeggeri. Ed è già certo che nella prima metà di giugno si supererà il milione. Un numero enorme. Nei primi tre mesi di quest'anno il calo è stato del 41,4% sul fronte dei passeggeri e del 28,3% su quello dei voli, rispetto allo stesso periodo del 2019. Ad aprile, poi, il Canova è rimasto sempre chiuso. Gli oltre 280mila passeggeri che erano transitati nello stesso mese del 2019 sono stati azzerati. Discorso identico per maggio. L'anno scorso in questo periodo l'aeroporto di Treviso aveva contato quasi 290mila presenze. Adesso resteranno a zero. Da giugno, però, si potrà finalmente iniziare a rivedere la luce. 
Ultimo aggiornamento: 17:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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