Click day, soldi alle imprese: in mezzo secondo Sonia riesce ad aggiudicarsi i fondi. «Ho usato l​’app dell’orologio atomico»

Giovedì 28 Maggio 2020 di Claudio Strati
Sonia Costacurta davanti al pc da dove è partito l'input

MAROSTICA – Uno dei polpastrelli più veloci d’Italia è quello della signora Sonia, contitolare della Cbl srl di Marostica, azienda capogruppo di un team di imprese del settore meccanico molto vocate all’export.

In 1 secondo e 46 millesimi esauriti i 50 milioni del bando. Confapi Padova: «Altro che click day, un beffa day»

Il polpastrello di Sonia Costacurta è riuscito a piombare sulla tastiera del pc, allo scoccare delle 9 dell’11 maggio, in 0,607725 secondi. Poco più di mezzo secondo per prenotare un posto privilegiato nel click day, alla conquista dei fondi di Impresa Sicura, il bando di Invitalia per rimborsare le aziende italiane che avessero fatto acquisti di Dpi, dispositivi di protezione (mascherine, guanti, sanificanti) per affrontare le norme di sicurezza anti Covid-19.
La velocità dell’imprenditrice, che si è accuratamente preparata all’evento, ha permesso alla Cbl di classificarsi al 1.238° posto della classifica italiana dei primi arrivati, apparsa il 25 maggio. Uno sprint degno di Usain Bolt, perché a farcela sono state, come informa Confapi, appena 3.151 aziende su un totale di oltre 194 mila che ci hanno provato. Hanno dovuto arrivare entro un secondo, 46 millesimi e rotti.

Un'esperta di click day
Ma Sonia Costacurta era preparata. Tempo fa aveva partecipato, con successo, al click day della Regione Por Fesr 2014/2020, soldi a fondo perduto, fino a 150 mila euro, per investimenti in macchinari industriali 4.0. Quella volta aveva impiegato 4 secondi (bisognava rispondere a una domanda), stavolta ha bruciato ogni record. «Come allora mi sono scaricata sullo smartphone l’app dell’orologio atomico – racconta l’imprenditrice – su consiglio del consulente che segue il settore bandi. Il pc e il telefono possono avere scostamenti di un secondo, l’orologio atomico invece no, è l’ora esatta mondiale per antonomasia. Nei giorni precedenti ero andata a vedere il sito, avevo fatto delle prove. La mattina dell’11 maggio la schermata era attiva, per cui dalle 8.30 ho potuto compilare i campi richiesti, la partita Iva e l’importo. Poi ho aspettato le nove».
 

 


Precisione ... atomica
L’orologio atomico ha scandito il count down, secondo dopo secondo. Alle 9.00 il dito di Sonia è piombato inesorabile sul tasto di invio e ha fatto centro. «Penso che sia andato tutto bene per l’orario precisissimo, e forse anche perché qui abbiamo la fibra. Invece un’altra nostra azienda, la Tecno Line, non ce l’ha fatta per un niente: risulta aver inviato in un secondo, ma è finita fuori dalle prime 3.151. Invece la Ricos e la Conofer sono arrivate alle nove e mezza, decisamente fuori tempo massimo».

Quelle richieste stellari
Sonia Costacurta è andata a spulciare i risultati: «Ho trovato aziende che hanno chiesto 60 mila, 100 mila, 150 mila euro. Non so neanche come possano aver speso certe cifre. Entro l’11 giugno bisogna rendicontare le spese effettuate a partire dal 17 marzo. Noi abbiamo chiesto 1.875 euro, la cifra esatta utilizzata per l’acquisto di Dpi. Chi ha richiesto tanto,invece, probabilmente riceverà solo i costi effettivi, penso che ci saranno risorse da redistribuire alle aziende arrivate dopo le prime».

Tecnologie e famiglia
Il gruppo della famiglia Costacurta realizza strutture metalliche per sedie e gambe per tavoli. Le quattro realtà svolgono le diverse fasi di lavorazione, mentre le due capofila seguono anche le vendite, in pratica tutte sui mercati esteri. Una tipica azienda veneta, familiare ma molto tecnologica. 
Con uno straordinario valore aggiunto: il polpastrello fotonico di Sonia.

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 08:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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