Salvini: «Autunno caldo, Conte cadrà». E punta sul corteo al Circo Massimo il 4 luglio

Mercoledì 27 Maggio 2020 di Emilio Pucci
Salvini: «Autunno caldo, Conte cadrà». E punta sul corteo al Circo Massimo il 4 luglio

«Meno liti e proteste e più proposte». La nuova mission di Matteo Salvini è quella di rafforzare il profilo governista del partito perché come osserva un big della Lega «abbiamo perso consensi perché non siamo più nell'esecutivo, non solo per colpa del lockdown». Tradotto nella strategia del leader vuol dire meno urlatori e più idee per rispondere alle esigenze dei territori. Anche la manifestazione del 2 giugno sarà un atto simbolico. L'ex ministro dell'Interno dopo due mesi in cui è finito nel mirino dei media perché la sua Lega è scesa anche di dieci punti nei sondaggi, ieri si è preso una rivincita sulla vicenda Open arms.

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LA PROSPETTIVA
Certo, la convinzione è che l'esito della Giunta potrà essere ribaltato nell'Aula del Senato, ma l'obiettivo di Salvini è costruire un'agenda per tornare a Palazzo Chigi. «Prima o poi ci sarà il voto. Tenetevi pronti, Conte non regge», il suo ragionamento. Il leader del partito di via Bellerio plana sulla linea Giorgetti: meno immigrazione e più lavoro, cercare di dare risposte a tutte le categorie dalle partite Iva ai commercialisti, dalle imprese ai lavoratori che sono in difficoltà. Il volto governista però non vuol dire che verrà stravolta la direzione di marcia. Per il dipartimento economico, per esempio, Salvini pensa a Bagnai ma non ha ancora ufficializzato la scelta anche per qualche malessere interno alla Lega.

Ieri al Consiglio federale tenutosi a Roma Salvini e Giorgetti hanno condiviso l'analisi della situazione. Anzi, raccontano fonti leghiste, che tra i due il più irritato fosse l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio: «Per colpa di questo governo è a rischio la democrazia in questo Paese». Entrambi ritengono che il malessere stia aumentando, che le tensioni sociali potranno travolgere non solo il premier ma anche le forze politiche che sono all'opposizione.

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Ecco il motivo per cui bisogna ritornare «ad una Lega di governo» anche dalle file dell'opposizione. «Ci sarà un autunno caldo», la convinzione del segretario del Carroccio che ai suoi ha indicato l'esempio M5s: «Sono nati come movimento di protesta ma da quando sono al governo hanno finito la benzina», mentre Conte «ha varato una Finanziaria imponente senza dare alcuna prospettiva all'Italia». «Se ci vengono a chiedere il governissimo in autunno quando saranno travolti noi gli facciamo così», ha osservato Giorgetti, accompagnando le sue parole con il gesto dell'ombrello, «ci sono tempi e tempi: un conto è farlo ora, un conto in autunno. Non pensino che andiamo a salvarli».

Nei palazzi della politica è tornato il tam tam di un patto tra i due Matteo (Salvini-Renzi) su un nuovo governo. «Niente di tutto questo, io a Italia viva non ho chiesto nulla», taglia corto il leader. L'atteggiamento nei confronti dell'esecutivo è un misto di indifferenza (lo si è capito ieri durante il confronto con i ministri Gualtieri e D'Inca', «tanto noi siamo contro questo decreto rilancio», hanno premesso i capigruppo) e di rabbia («Non faremo sconti a Conte», la promessa di Salvini).
 


LA ROAD MAP
Meglio concentrarsi sulle prossime elezioni regionali. L'avvio della campagna elettorale è fissato per il 4 luglio: manifestazione a Roma al Circo Massimo con tutti i candidati che «dovranno essere credibili». La kermesse si terrà nella Capitale anche perché l'altra mission è scalzare la Raggi. «Si vota anche in questa città», ha ricordato il leader che secondo i fedelissimi sta pensando alla Bongiorno come candidata. La data indicata per la manifestazione è un messaggio agli altri leader di Fdi e FI affinché «pensino secondo una logica di coalizione più che di partito». La richiesta fatta da Salvini ai suoi è stata quella di rivedere il programma, tararlo sull'emergenza economica. «E questo il suo invito dovete studiare tutti. Non tollero l'impreparazione».

Dalla riunione di ieri è emerso il profilo del nuovo candidato leghista: «Serve la competenza».
E allora se non si potrà pescare all'interno dei partiti «meglio - ha detto Salvini - rivolgerci alla società civile che non è rappresentata da questo governo e da questa politica».

Ultimo aggiornamento: 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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