Ema Stokholma, la conduttrice radiofonica italo-francese, ospite nel salotto di Rai1 da Caterina Balivo ha parlato del suo libro Per il mio bene, raccontando con coraggio un periodo molto duro della sua vita.
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Ecco il racconto doloroso di Ema Stokholma: «Mio padre sparisce quando mia madre mi aspettava e mio fratello aveva tre anni. Mia madre mi picchiava quando io avevo a 5-6 anni, diceva che andavo con gli uomini. Io credo che non stesse bene. Non c'è mai stato un aiuto psicologico, una diagnosi. A lei dava fastidio anche la mia fisicità, il mio respiro. Le dava fastidio il rumore che facevo quando mangiavo, la voce, il disegno che avevo fatto in quel momento. Quando lei picchiava mio fratello, io tiravo un sospiro di sollievo perché sapevo che per due o tre giorni mi avrebbe lasciata in pace. Ho odiato profondamente mia madre, a volte volevo ucciderla».
Il racconto dell'infanzia violenta commuove Caterina Balivo. Ema Stokholma conclude: «Io non voglio fare vittimismo, ho superato la cosa e vado in analisi, ma il libro l'ho scritto per dare un segnale. Dobbiamo aiutare i bambini e anche i genitori, mia madre poteva e doveva essere aiutata. Anche lei era stata vittima di violenze. Non l'ho perdonata, ma l'ho capita».
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