Barricata: padre, madre e figlio salvati mentre stanno per annegare

Mercoledì 27 Maggio 2020 di Anna Nani
La spiaggia di Barricata a Porto Tolle
ADRIA-PORTO TOLLE - Una felice domenica al mare stava per trasformarsi in tragedia nell’estremo Delta. Verso le 16 di domenica, infatti, una famiglia è stata tratta letteralmente in salvo da un gruppo di volenterose persone. Teatro dell’accaduto lo specchio d’acqua antistante la spiaggia delle Conchiglie a Barricata.
Tra i soccorritori di domenica c’erano anche l’adriese Giovanni Casellato, 54 anni, e il suo amico Alberto Rossi, 55, che non hanno esitato a buttarsi in mare quando hanno visto la gravità della situazione. «Con la mia famiglia e questo nostro amico eravamo in spiaggia a prendere un po’ di sole - racconta l’uomo - sulla diga di destra che dà sulla Sacca degli Scardovari abbiamo visto un bimbo che giocava con la sua sorellina che era poco distante sul bagnasciuga».

L’ALLARME
Sono bastati pochi attimi perché il tutto si aggravasse e solo il tempestivo intervento dei presenti ha evitato la tragedia. «Abbiamo visto il bambino che sembrava non riuscire più a risalire gli scogli con il padre che si è prontamente buttato per tirarlo fuori dall’acqua», dichiara il soccorritore. Avrebbe potuto risolversi lì, invece la situazione è degenerata con il padre del piccolo che sembrava non farcela a uscire dall’acqua insieme al figlio, anzi ha cominciato ad annaspare. «L’uomo era in difficoltà - prosegue Casellato - così io, con il mio amico Alberto e altri ragazzi, di cui non conosco il nome, ci siamo buttati. Per primo abbiamo portato fuori il ragazzino, subito dopo abbiamo tirato su il padre. Nel mentre si era buttata in acqua pure la madre, che però non sapeva nuotare e si è trovata subito in difficoltà, così abbiamo creato una sorta di catena umana con gli altri riuscendo a trarla a riva».
Una volta messi tutti in salvo, i soccorritori hanno messo in posizione di sicurezza il padre che aveva ingerito parecchia acqua e hanno chiamato il 118. «Mi piacerebbe sapere come stanno, ma non li conoscevamo - continua l’adriese - ho notato che vicino a quello scoglio c’era una buca parecchio profonda e piena di melma, molto probabilmente è per quello che non riuscivano a risalire. Vorrei ringraziare Alberto e le altre persone che erano con me, in questi casi non si può star lì a guardare».
Il plauso per il nobile gesto del proprio concittadino è arrivato da Federico Simoni, presidente della Consulta per lo sport e tempo libero di Adria: «Giovanni è componente del nostro direttivo. Sono le persone buone e volenterose come lui quelle di cui abbiamo bisogno. Grande esempio di sacrificio soprattutto per i giovani, che capiscano cosa significhi non solo essere a disposizione, ma anche essere in buona forma fisica e mentale».
«Salvare la vita alle persone è un gesto encomiabile che va valorizzato come esempio di altruismo e di profondo senso civico - afferma il sindaco Omar Barbierato - mi sono già complimentato direttamente con i due adriesi per un gesto spontaneo che ha permesso un lieto fine a quella che poteva essere una tragedia in una giornata spensierata. Un episodio con un finale che fa bene al cuore di tutti». Un gesto per il quale sarà organizzato un momento di riconoscimento a palazzo Tassoni.
 
Ultimo aggiornamento: 08:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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