Folle fuga dopo le rapine: si fa largo con coltello e pistola, sequestra Suv e sparisce

Martedì 26 Maggio 2020 di Cesare Arcolini
Folle fuga dopo le rapine: si fa largo con coltello e pistola, sequestra Suv e sparisce
PADOVA - Deve rispondere di rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

E' caccia in tutta la provincia ad un tunisino di 41 anni che l'altra  sera dopo le 21 ha rapinato due persone ferendole entrambe ed è fuggito al controllo dei carabinieri. Si tratta di T. Z. già noto alle forze dell'ordine per reati in materia di stupefacenti. Secondo quanto ricostruito dai militari del Comando provinciale il nordafricano, che secondo le informazioni trapelate è domiciliato a casa del suo datore di lavoro, titolare di un'impresa di pulizie a Padova, al termine di una furibonda lite, avrebbe puntato un coltello alla gola del sessantunenne imprenditore e gli avrebbe intimato di farsi consegnare le chiavi della sua auto, una Fiat Stilo aziendale che si trovava parcheggiata nel cortile dell'abitazione. Per essere più convincente il nordafricano avrebbe anche spintonato il padrone di casa che tuttavia ha riportato soltanto lievi contusioni.

Non appena il rapinatore si è allontanato, il sessantunenne ha subito dato l'allarme al 112. Più pattuglie si sono messe alla ricerca del fuggitivo che a folle velocità si è dileguato in direzione di Piove di Sacco. Alcuni automobilisti che si sono imbattuti nella Stilo in fuga hanno riferito di manovre azzardate con rischio concreto di provocare incidenti, a velocità ben superiore ai 100 chilometri orari. Arrivato in via Degli Alpini a due passi dalla stazione ferroviaria, ha abbattuto una sbarra del parcheggio. La Stilo si è bloccata a causa del forte impatto. T.Z. ha così proseguito la sua fuga a piedi con i militari alle costole. Arrivato in via San Nicolò il malvivente ha notato un individuo che stava parcheggiando la sua Infinity FX30D. L'uomo, un imprenditore di 59 anni di Codevigo, ma domiciliato a Piove di Sacco, è stato minacciato con una pistola ad aria compressa. Ha tentato di difendere la propria auto, ma è stato messo al tappeto da un cazzotto che gli ha provocato una contusione al volto guaribile in sette giorni. Una volta salito al volante del potente Suv, il nordafricano ha fatto definitivamente perdere le proprie tracce.

Le ricerche sono proseguite per tutta la notte e hanno visto impiegati decine di carabinieri, ma al momento né l'auto, né il bandito sono stati rintracciati. Il Comando provinciale dell'Arma sta tentando di ricostruire nei dettagli il "film" della folle fuga del quarantunenne. E' stato sentito a lungo l'imprenditore titolare di un'azienda di pulizie che dava ospitalità allo straniero. Quanto emerso da questi accertamenti al momento rimane riservato per non mettere a rischio l'indagine. Dove possa essersi portato ora T.Z. non è dato sapere. Sul fatto che l'indagato si sia spinto verso il Piovese per guadagnarsi la fuga fa pensare che in qualche territorio della Saccisica l'uomo possa avere qualche complice connazionale in grado di ospitarlo e tenerlo al sicuro. Sembra al momento chiaro che le due rapine messe a segno a Padova e a Piove di Sacco non hanno alcuna relazione tra loro. Quella perpetrata in via San Nicolò è servita soltanto per recuperare un potente mezzo per proseguire la fuga. Ultimo aspetto da non sottovalutare riguarda la pistola e il coltello con il quale il ricercato si è fatto largo durate la serata e nottata di domenica. Il coltello pare evidente che l'abbia potuto rintracciare a casa dell'imprenditore delle pulizie, sulla pistola resta al momento un punto di domanda. L'uomo ce l'aveva già a Padova al momento in cui si è materializzata la notte di follia, oppure l'avrebbe rintracciata nel cruscotto della Stilo quando si è dato alla fuga. 
Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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