Prosecco rosè: via libera dal Ministero

Venerdì 22 Maggio 2020
La Doc da quest'anno potrà produrre il prosecco rosè
TREVISO - Ecco la vie en rose della Doc: il Ministero delle Politiche Agricole ha ufficializzato l'introduzione del Prosecco Rosè, il nuovo sparkling ottenuto da glera e pinot nero. Le prime bottiglie saranno immesse sul mercato italiano entro settembre. Mentre per l'estero bisognerà attendere la fine di ottobre. Il prezzo? Nel disegno del consorzio sarà posizionata su una fascia più alta del prosecco. E nel tempo potrebbe arrivare ad occupare dal 10 al 20% dell'attuale produzione di bollicine. Grandissima soddisfazione all'interno del consorzio, per una novità che darà slancio alla ripartenza. «C'era bisogno di un'iniezione di fiducia» conferma il presidente Stefano Zanette. «Dobbiamo dare un domani al prosecco Doc» chiedeva il consorzio. E finalmente il Ministero ha sdoganato il rosè. Chi aveva tenuto delle quantità in stoccaggio potrà produrlo già dal 2020. Chi invece attende la vendemmia, potrà immetterlo sul mercato dal 2021.
ATTESA
Dopo quasi 6 mesi è arrivata la notizia tanto attesa: è stata approvata ieri, all'unanimità, dal Comitato Nazionale Vini del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la proposta di modifica del disciplinare di produzione della Doc Prosecco che prevede l'introduzione della tipologia Rosé. Ora si attende la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, e l'entrata in vigore del successivo Decreto Ministeriale, che ufficializzerà la modifica a livello nazionale avviando l'iter comunitario che culminerà con la definitiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.
Grande la soddisfazione dei produttori. «Il Rosè ci consente di rispondere alle aspettative di un'ampia fetta di mercato estero - sottolinea Giancarlo Moretti Polegato, Presidente di Villa Sandi - questo nuovo prosecco potrà arrivare a diventare il 15% della produzione di prosecco Doc». Bollicine rosa. Le chiedevano a gran voce Gran Bretagna, Stati Uniti e mercato tedesco. E anche in Italia, una larga fetta di pubblico femminile attendeva la nuova varietà, nata dal taglio tra glera e pinot nero. Un iter complesso e rallentato dall'emergenza Covid. Ma finalmente il Ministero ha dato la propria approvazione. Ora il consorzio della Doc potrà puntare su questa nuova etichetta per fronteggiare la contrazione dovuta all'emergenza coronavirus ma anche figlia della dinamica di ascesa del Conegliano Valdobbiadene superiore. Le prime bottiglie saranno sul mercato italiano entro settembre, per il mercato estero bisogna attendere a fine ottobre. «Sono tutti in trepidante attesa, soprattutto il mercato estero - prosegue Zanette - siamo felici di poter assecondare questa esigenza. Il trend dei rosè è in crescita. Ci posizioniamo all'interno di un mercato fiorente». Sul prezzo nessuno si avventura, ma il disegno è di uscire con un prezzo più alto del prosecco tradizionale, presumibilmente nella fascia 8/10 euro a bottiglia.
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