Friuli, la musica riparte, ai concerti con mille persone: «Il coronavirus non ci ferma»

Giovedì 21 Maggio 2020 di Marco Corazza
Non si fermano gli eventi estivi in Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia la musica dal vivo riparte. Lo comunicano le principali realtà operanti nell’organizzazione di concerti e spettacoli dal vivo, che hanno scelto di fare fronte comune per uscire da questo periodo di grande emergenza per il settore della cultura e degli show live. Dopo gli sviluppi dei giorni scorsi, che hanno portato alla cancellazione di importanti grandi eventi e festival su tutto il territorio nazionale a seguito della comunicazione delle linee guida che gli organizzatori dovranno rispettare, arriva dunque dal Friuli Venezia Giulia un importante segnale: gli eventi accompagneranno il pubblico come ogni estate.


Il Friuli Venezia Giulia è una terra distintasi negli ultimi anni come una delle più prolifiche in tutta Italia per qualità, quantità e varietà dell’offerta di concerti e spettacoli, grazie al lavoro di alcune importanti realtà che operano, anche da decenni, in questo territorio. E proprio queste ultime ci tengono a informare il pubblico che per quest’estate saranno organizzati concerti pop, concerti di musica classica con orchestre, concerti jazz, blues, live di cover band, spettacoli di prosa e show comici nel periodo che andrà indicativamente da metà luglio a fine settembre. A ospitare gli eventi saranno le splendide venue sulle quali la Regione può contare, tra cui il Castello di Udine e le piazze della città friulana, la splendida piazza di Palmanova, i meravigliosi scenari del Comprensorio del Tarvisiano, il Parco di Villa Manin, le venue delle località balneari di Lignano Sabbiadoro e Grado e il Parco San Valentino di Pordenone, solo per citarne alcune.
 
La sicurezza del pubblico, degli artisti e degli addetti ai lavori sarà ovviamente garantita rispettando scrupolosamente le linee guida che il Governo ha comunicato nei giorni scorsi, incluse la tipologia di posti, che saranno tutti a sedere, e la capienza massima degli eventi, che sarà di 1000 persone. Il messaggio che arriva dagli organizzatori è dunque chiaro: “non dobbiamo fermarci”. Bisogna ripartire, e bisogna farlo per il pubblico, per i lavoratori dello spettacolo, per tutto l’indotto che i concerti generano, per gli alberghi e per tutte le attività commerciali che ne beneficiano. La cosa certa è che le restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus impatteranno sulla grandezza degli eventi, senza intaccare però l’offerta artistica che sarà comunque sempre importante e di qualità nelle varie proposte.
Ultimo aggiornamento: 15:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci