Coronavirus Veneto, Luca Zaia in diretta oggi: Mascherine obbligatorie, altrimenti multa fino a 3mila euro. Riaprono i centri commerciali la domenica

Domenica 17 Maggio 2020 di Beatrice Mani
Coronavirus Veneto
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Coronavirus Veneto. La diretta di oggi domenica 17 maggio del governatore del Veneto Luca Zaia. Fase 2 e riaperture da lunedì 18 maggio, nella notte trovato l'accordo per il nuovo Dpcm e il Veneto ha già pronte le proprie linee guida (SCARICA PDF). Ma prima di firmare la nuova ordinanza il presidente ha voluto accertarsi e  leggere il documento di Roma, perché, come sottolinea da giorni «le sorprese sono sempre dietro l'angolo». Oggi comunque Zaia ha spiegato nel dettaglio sia i retroscena dell'incontro della notte con il Governo che le misure previste dalla nuova e imminente ordinanza regionale. 

La NUOVA ORDINANZA della REGIONE pubblicata sulla Bur ---> Scarica il PDF 

IL NUOVO DPCM del GOVERNO ---> Scarica il PDF 

Luca Zaia, la diretta di oggi

 

Il bollettino
506mila tamponi fatti. i positivi 18.939 (+13 rispetto a ieri), 3.979 in isolamento, ricoverati 601 (-17), terapie intensive con 50 pazienti (22 positivi e 28 negativi al Covid) - i pazienti interapia intensiva rispetto al 3 maggio sono passati da 99 a 50. I morti per il virus in Veneto sono 1792 in totale (+4 rispetto a ieri)... (LEGGI TUTTO)

Rischio nuove chiusure
Ora scatta la Fase 2 e il monitoraggio del contagio e delle terapie intensive diventerà sempre più importate. «I dati sono buoni, ma se da qui al 2 giugno ci saranno incrementi di focolai ovviamente dovremo tornare indietro. Ora inizia la fase più importante».

LE PAGELLE
Fase 2, Veneto e Friuli promossi. Allerta per Lombardia, Umbria e Molise

Decreto del governo e Dpcm: cosa è successo
Il retroscena dell'incontro fra Governo e Regioni della notte scorsa raccontato dal presidente Luca Zaia: «Abbiamo fatto un percorso per evitare che le istruzioni fossero le linee guida Inail, venerdì l'incontro si è concluso con un accordo che riconosca le linee guida delle Regioni per ogni categoria. Abbiamo poi visto una bozza di Dpcm che avrebbe dovuto raccogliere le indicazioni, ma il dibattito è diventato sempre più pesante, e ieri in tarda serata i governatori hanno deciso di incontrare Conte che si è presentato verso l'una di notte con Boccia. Da qui si è aperta una discussione importante nella quale noi governatori abbiamo portato avanti le nostre ragioni. Alla fine: le linee guida verranno recepite nel Dpcm e verranno allegate al Dpcm, cosa che non c'era prima. Oggi dobbiamo ricevere il Dpcm definitivo».

«Chi aprirà il Dpcm - ha aggiunto - vedrà cosa si può fare e cosa no, secondo il Governo, ci saranno delle date, che arrivano fino al 15 giugno con le aperture dei teatri e dei cinema, e dei parchi divertimento.
Nel frattempo oggi dobbiamo attendere il Dpcm definitivo nel quale c'è questa intesa: linee guida citate nelle prime righe, e allegate da subito, che quindi fanno testo. Ovvio che è una grande assunzione di responsabilità da parte delle Regioni».


Governo, incomprensioni per paura dell'autonomia
Perché tutte queste incomprensioni, retromarce e discussioni prima di raggiungere l'accordo? «In questi 90 giorni abbiamo sempre dialogato con correttezza, il governo paga la scotta di non vedere di buon occhio l'autonomia delle Regioni. Quindi vanno sempre avanti con il freno a mano tirato. Spesso queste incomprensioni nascono dal retropensiero che l'autonomia tolga potere, invece l'autonomia dà responsabilità. Conte, tuttavia, ha ringraziato più volte le Regioni. Dice che serve una revisione costituzionale del rapporto Stato Regioni? Intendiamola pensando che vuole darci l'autonomia, e questa vicenda sanitaria ha dimostrato l'importanza di questa partita». Fase 2. Bar, ristoranti, spiagge: si apre, ma le regioni devono monitorare il virus. Nuovo Dcpm

Apertura troppo accelerata? Corriamo un rischio troppo alto e per questo il Governo ha frenato? «Noi non siamo degli irresponsabili. Infatti nel Dpcm viene chiesto di valutare la condizione epidemiologica dei territori. Noi le scelte le compiamo con il nostro dipartimento di prevenzione accanto».

Il nodo turismo
«Se un turista arriva qua ha un trattamento eccezionale e gratuito. Il patentino di immunità che vuole la Sardegna? Il Pil turistico in sardegna vale il 18% del totale sardo. Il tema della patente è che se fai il test sierologico a una persona e la trovi negativa, è una persona ceh potenzialmente può ammalarsi. Il tampone? Ha una finestra di almeno 7 giorni, quindi potrebbe essersi infettato. E' tutto molto complicato».
 

La nuova ordinanza del Veneto

Pronta la nuova ordinanza del Veneto, basta la firma di Zaia: «Oggi vi dico che l'ordinanza è scritta, aspetto in via prudenziale di vedere il testo di Roma, immagino che nel giro di poco arrivi il nuovo Dpcm del governo». Il presidente ne ha poi anticipato i contenuti nei dettagli.
 

Cosa dice: mascherina obbligatoria

«Abbiamo un primo punto, i dispositivi di protezione individuale, obbligatori con multe da 400 euro a 3mila euro (salvo chi fa attività fisica intensa, i minori di 6 anni, i disabili o persone con comprovati motivi)».

Da notare: le mascherine nel nuovo Dpcm sono fortemente consigliate ma non obbligatorie, in Veneto invece sì, anche all'aperto, non solo nei luoghi chiusi.

«In queste ultime 24 ore abbiamo ricevuto foto di persone senza mascherine nel centro delle città - ha spiegato Zaia -, forse non ci siamo capiti: senza mascherina si va a una ricaduta. Spostamenti: sempre all'interno del territorio regionale, decadrà dal 3 di giugno (fatto salvo l'accordo fra regioni, noi lo abbiamo fatto con Trento e Friuli Venezia Giulia)».
 

Cosa apre da lunedì 18 maggio

Ristorazione (bar compresi e tutti quelli ceh somministrano cibo, alimenti e bevande)
Stabilimenti balneari
Centri commerciali: riaprono la domenica
Strutture ricettive (alberghiere ed extra alberghiere, 480mila posti letto in Veneto)
Rifugi alpini
Campeggi
Servizi alla persona ( Parrucchieri, Estetiste, barbieri...)
Commercio al dettaglio (senza alcuna esclusione di categoria merciologica)
Mercati, tutti aperti, mercatini degli hobbisti, dell'antiquariato
Ambulanti
Uffici riaprono al pubblico
Autoscuole
Teatri aperti senza pubblico (prove e allestimenti)
Piscine pubbliche e private anche in strutture come alberghi, campeggi e condominiali
Palestre pubbliche o private (anche con attività a corsi - ma senza contatto fisico)
Impianti sportivi all'aperto con strutture al chiuso con servizi comuni con spogliatoi e altro
Manutenzione del verde
Musei archivi e biblioteche
Parchi zoologici e riserve naturali
Giardini botanici
Trasporto pubblico locale
Impianti a fune (seggiovie)
Attività scolastiche e formative professionali
Tirocini professionale
Funzioni religiose
Cimiteri

L'ordinanza vale fino alla mezzanotte del 2 giugno, le multe saranno versate nel conto regionale per il contrasto al Coronavirus.

 

Attività che restano sospese

Tutte le attività dei centri termali, fatta eccezione per le cure sanitari. Centri culcurali e sociali, sale gioco scommesse bingo discoteche e locali assimilati. Restano sospesi i parchi di divertimento.
 

Attività escluse dalle aperture

I tatuatori, i trattamenti con bagno turco, sauna e attività termali.

Orari e Giornate
Inserito questo dettaglio nell'ordinanza del Veneto per dare flessibilità di ampliare orari e giorni di apertura delle attività.

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 03:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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