Incidente in montagna. Precipita e muore davanti all'amico: «L'ho visto scomparire e non ha più risposto»

Venerdì 15 Maggio 2020 di Olivia Bonetti Claudia Borsoi
Floriano De Col è precipitato dal Monte Peron morendo sul colpo

FOLLINA - «L'ho visto scomparire e non ha più risposto». Questa la richiesta di aiuto arrivata ieri intorno alle 10.15 al 118. Ma i soccorsi, arrivati con l'elicottero, per Floriano De Col, 63 anni di Follina, sono stati inutili. L'escursionista è morto dopo essere precipitato per 100 metri, dalla cresta del Monte Peron, in comune di Sedico (Belluno), dove stava salendo con un amico. Una fatalità, un tragico incidente, come appurato dagli agenti delle Volanti intervenuti.

L'ESCURSIONE
I due amici avevano iniziato l'escursione verso la cima del Monte Peron con la prima tappa alla chiesetta di San Giorgio: un percorso facile che richiede un'ora e mezza circa, adatto a tutti. Più insidiosa la parte che viene dopo, su e già per le creste verso la cima del Peron. È lì che Floriano è scivolato. Un punto della cresta, mediamente difficile, con tratti esposti: il 63enne è caduto nel versante del Cordevole e dell'Agordina, di sotto per 100 metri totali. Prima è ruzzolato per alcuni metri, poi un salto di 40 metri: ha sbattuto la testa sulle rocce morendo sul colpo.

I SOCCORSI
Erano le 10.15 quando la Centrale del 118 ha ricevuto la segnalazione del compagno di escursione, che spiegava che l'amico era caduto, sparendo alla sua vista e non rispondendo ai richiami. È stato allertato subito il soccorso alpino di Belluno: visto il cielo plumbeo poteva essere necessario che i volontari raggiungessero a piedi il punto dell'incidente. Ma è potuto intervenire l'elicottero. «Mentre una squadra raggiungeva la piazzola per eventuale supporto - spiega il Cnsans in una nota - l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul luogo indicato e, dopo aver preso contatto con il chiamante rimasto sul sentiero, ha iniziato a perlustrare la zona sottostante, individuando il corpo esanime del 63enne, in un canale un centinaio di metri più in basso, a quota 1.250 circa. Sbarcati con un verricello di 50 metri tecnico di elisoccorso ed equipe medica, non è stato possibile fare altro se non constatare il decesso dell'escursionista. La salma, ricomposta e imbarellata, è stata recuperata sempre con un verricello, per essere trasportata fino a Candaten». Lì è arrivata la polizia di Stato che ha ricostruito l'accaduto, una fatalità senza responsabilità di alcuno, e il pm di turno, Marta Tollardo ha già messo la salma a disposizione dei famigliari. 

LE REAZIONI
La notizia della tragica morte di Floriano De Col è piombata come un fulmine a ciel sereno sulla comunità follinese.

Il primo ad essere informato della disgrazia, intorno a mezzogiorno, è stato il sindaco Mario Collet. De Col da decenni risiedeva nella frazione di Valmareno. Era arrivato in paese per amore. Aveva sposato Eliana Benincà ed avevano avuto una figlia, Masha. Da 31 anni De Col era vedovo, un lutto che lo aveva segnato profondamente. Da una quindicina d'anni aveva una compagna con cui risiedeva sempre a Valmareno. Il 64enne conduceva una vita riservata. Da un anno, dopo aver lavorato per un'industria locale, era in pensione. E da sempre aveva una passione per la montagna, per le camminate in quota, all'aria aperta. Ma non disdegnava nemmeno le passeggiate per la sua Follina e sulle colline circostanti. «Conoscevo Floriano perché aveva sposato Eliana, un'amica della mia famiglia ricorda il sindaco Collet che pure risiede a Valmareno - Prima del coronavirus, lo vedevo praticamente ogni giorno: passeggiando passava davanti casa mia e non mancavamo di scambiarci un cenno di saluto». La figlia del 64enne, che risiede a Londra, è stata raggiunta nel primo pomeriggio di ieri dalla notizia delle morte del papà. «Siamo vicini a Masha afferma il sindaco che, già provata dalla morte della mamma, ora le si aggiunge anche il dolore per la scomparsa del padre. Inoltre, non potrà nemmeno fare ritorno a Follina per salutare il papà, dal momento che si trova a Londra e con la pandemia il rientro non è così facile». La comunità follinese si stringe alla compagna e alla figlia del 64enne.

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