Giallo a Berlino, morto precipitando da palazzo in costruzione. La famiglia: «Troppi lati oscuri»

Lunedì 11 Maggio 2020 di Claudio Strati
Luca Bertoncello, 40 anni, ha perso la vita a Berlino
BASSANO - E' precipitato da un palazzo in costruzione, schiantandosi al suolo, a dieci minuti a piedi da casa sua e, secondo l'autopsia, alle 5.55 del mattino del 29 aprile. La notizia si è poi saputa nei primi giorni di maggio. E' accaduto a Berlino: un 40enne di Bassano, Luca Bertoncello, ha perso la vita in questo modo tragico. E' stato trovato morto di prima mattina nel cantiere. Nella capitale tedesca  in questo periodo il sole sorge verso le 5 e un quarto, quindi quando Luca è morto non era buio. E al momento si sa solo che l'unico filmato che parla del volo mortale è quello di una telecamera, probabilmente fissa, che ha ripreso soltanto gli ultimissimi istanti della caduta al suolo.

Tutto fa pensare al suicidio, anche l'autopsia che le autorità tedesche hanno deciso di effettuare, pur diversi giorni dopo il fatto, ma restano i contorni del giallo. Perché Luca non ha lasciato alcun messaggio o lettera, e perché la sua bicicletta, con cui si spostava sempre nella capitale tedesca, è sparita. Il cantiere si trova a metà strada tra la casa di Bertoncello e il ristorante in cui lavorava: dieci minuti tra casa e palazzina in costruzione, altrettanti tra il luogo del decesso e il locale.

Ora la famiglia, papà, mamma e il fratello Denis, vogliono vederci chiaro su quanto è accaduto a Charlottenburg, noto quartiere della città ovest non lontano dal Tiergarten, il grande parco che culmina alla Porta di Brandeburgo. Perciò ha incaricato un legale, l'avvocato vicentino Christian Zovico, per essere supportata nei passi da fare. I famigliari hanno fatto sapere che avevano sentito Luca il pomeriggio prima della morte e che stava bene ed era sereno come sempre. Bertoncello era a Berlino da oltre dieci anni e lavorava da tempo come cameriere. In Germania si era sposato, aveva avuto due figli, poi l'anno scorso era arrivato il divorzio. 

«Abbiamo scritto all'ambasciata - spiega Christian Zovico -. La mancanza di segni di violenza emersa dall'autopsia di Luca rafforza di certo la tesi del suicidio, ma mancano ulteriori riscontri, resta in piedi la possibilità della caduta fortuita e rimane soprattutto l'incredulità dei suoi cari per l'ipotesi di un tragico gesto. Pertanto abbiamo chiesto all'ambasciata italiana che prima di tutto ci fornisca un paio di nominativi di avvocati berlinesi che possano seguire in loco il caso a 360 gradi e con i quali ci si possa relazionare in italiano. Restano infatti, a nostro parere, molti punti ancora da chiarire. Intanto verificare se ci sono altri filmati ripresi da telecamere di sorveglianza che possano spiegare il tragitto seguito da Bertoncello da casa sua fino al cantiere, o altre fonti testimoniali che lo abbiano visto. Poi bisogna capire se nella sua casa siano stati ispezionati eventuali tablet e computer personali, con relativa messagistica e utilizzo della posta elettronica. Va detto anche che il suo telefono è stato ritrovato e riportato a casa, ma non sappiamo ancora, non avendo avuto il report delle indagini di polizia, se lo abbiano analizzato e cosa vi sia stato ritrovato. Anche i suoi conti bancari vanno controllati per capire eventuali problematiche. Tutti elementi che possono far comprendere se esistano tracce della volontà di arrivare al suicidio. E la scomparsa della sua bici rappresenta un enigma da sciogliere».

Zovico quindi ricorda che verifiche servono anche sulla successione o su un eventuale testamento. Allo stato delle cose, aggiunge, la procedura dovrebbe essere disciplinata secondo la legge tedesca. «La famiglia ora chiede le autorizzazioni per poter andare a Berlino, assistere alla cerimonia funebre del suo caro e alla cremazione, per poi poter riportare in Italia l'urna. C'è bisogno di agevolazioni per non dover sottostare all'esigenza della quarantena causa emergenza Covid, visto che arrivano dall'Italia. Poi pensiamo di dover anche gestire al meglio il rapporto con la ex moglie per definire di comune accordo un piano di visite periodiche con i minori. I nonni tengono molto alla possibilità di mantenere il legame affettivo con i nipoti».

Giorni fa a chiedere di arrivare alla nomina di un legale a fianco della famiglia era stato l'ex sindaco di Tezze, Valerio Lago, oggi segretario comprensoriale della Lega, che aveva attivato il parlamentare Da Re il quale ha favorito il contatto con l'ambasciatore italiano a Berlino per acquisire i primi riscontri relativi alla tragedia.
Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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