Coronavirus: bar e ristoranti, Boccia impugna ordinanza Calabria. Santelli: «Mantengo l'ordinanza»

Domenica 3 Maggio 2020
Coronavirus: bar e ristoranti, Boccia impugna ordinanza Calabria. Santelli: «Mantengo l'ordinanza»
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Tanto tuonò che piovve. La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, conferma l'ordinanza che consente l'apertura di bar e ristoranti e il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, impugna il provvedimento aprendo di fatto uno scontro diretto con la governatrice. «Sapeva a cosa andava incontro», ha spiegato più volte il ministro. «Mi spiace - la replica della Santelli -, ma io mantengo l'ordinanza. La regione non cerca un braccio di ferro ma chiede solo di far vivere e lavorare, soprattutto lavorare». «Tutte le ordinanze sul tavolo del Governo sono coerenti», ha sottolineato Boccia, facendo riferimento a quelle delle altre regioni: solo «la Calabria è andata deliberatamente contro le indicazioni chiare di Governo e Stato decise per ragioni sanitarie».

«Sono convinta dei presupposti, sono sicura che entro una settimana faranno esattamente la stessa cosa che ho fatto io», ribatte la governatrice. Un dato di fatto è che le Regioni continuano a sfornare ordinanze e la Fase 2, che si apre ufficialmente domani, riflette questa frammentazione di regole e norme. Ci sono territori dove è concesso recarsi nelle seconde case, altri in cui si potrà andare in spiaggia ed altri ancora dove, invece, sarà consentito riprendere gli allenamenti anche per i non professionisti. «Il caos istituzionale, dovuto al conflitto Stato-Regioni, unitamente alla frenesia di riprendere un pò di vita, desta preoccupazione per quello che accadrà la settimana prossima», dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. 

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Riflettori puntati anche su pendolari e trasporto pubblico, con le Ferrovie che hanno annunciato di aver quasi raddoppiato il numero di treni regionali. Nella martoriata Lombardia, dove prosegue il costante calo dei decessi, sarà consentito raggiungere le seconde case ma solo per manutenzione. L'attenzione, però, è rivolta in particolare ai mezzi pubblici, con il ritorno al lavoro di centinaia di migliaia di persone. Per questo la Regione ha invitato a preferire ancora lo smart working e a modulare gli ingressi e le uscite dagli uffici in modo da contenere l'eventuale assembramento su bus, metro e tram. Il Veneto rilancia un'ordinanza-«kit di sopravvivenza», come l'ha definita il governatore, Luza Zaia. «È assolutamente in linea con i dettati del Dpcm, nessuna prova muscolare», ribadisce.

Tra le principali novità l'apertura degli impianti sportivi per gli allenamenti individuali, norma che consentirà anche all'olimpionica Federica Pellegrini di tornare in acqua.

Il Piemonte rende obbligatorie le mascherine, mentre in Friuli Venezia Giulia cade l'obbligo nei luoghi isolati. In Campania sarà consentito il cibo da asporto, ma non l'apertura dei mercati rionali, divieto che ha lasciato con l'amaro in bocca parte dei commercianti e dell'amministrazione comunale. Riaprono il lungomare e le spiagge flegree. In Sardegna riprenderanno le messe, con il Movimento 5 Stelle che attacca il governatore, Christian Solinas, di voler «solo sfidare il governo». Prove di ripartenza anche nel Lazio. A Roma tornano aperti i parchi, le ville e anche le due pinete sul litorale, mentre il trasporto pubblico subirà notevoli variazioni di orario. Obbligatorie le mascherine all'aperto. Insomma, tra restrizioni e volate in avanti, l'Italia si prepara a quello che è già stato definito uno «stress-test» in vista di una ripresa nei prossimi mesi. 

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 09:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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