Coronavirus e malati oncologici: uno studio sull'impatto psicologico

Mercoledì 29 Aprile 2020
L'ospedale universitario integrato di Verona
 «La pandemia da coronavirus in corso sta prendendo in ostaggio i sistemi sanitari».  E' questo l'incipit di un recente articolo pubblicato su Nature Medicine a cura di «Cancer Core», Consorzio di Centri per il cancro Europeo, che propone alcune linee guida per ridurre al minimo gli accessi ospedalieri e le complicanze al sistema immunitario dei pazienti indotte dai trattamenti antiblastici, senza rischiare di compromettere l'esito delle cure oncologiche.

LO STUDIO
Proprio per misurare l'impatto psicologico della pandemia sui pazienti in trattamento oncologico attivo, è stato avviato uno studio denominato «Oncovid», promosso dal Dipartimento di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e dal Dipartimento di Oncologia dell'Ulss 9 Scaligera, a cui afferiscono le Unità degli ospedali di San Bonifacio, Villafranca e Legnago. «Si tratta di un'iniziativa importante per capire quali sono le ripercussioni della pandemia a livello emotivo e psicologico sui pazienti oncologici, che sono tra le categorie più a rischio in caso di contagio» ha detto Andrea Bonetti, direttore del Dipartimento di Oncologia dell'Ulss 9. Lo studio è stato approvato dal Comitato Etico per la Sperimentazione Clinica delle Province di Verona e Rovigo e si basa sulla somministrazione ai pazienti oncologici che accedono ai Day Hospital per terapie mediche di un questionario elaborato da un team multidisciplinare costituito da medici oncologi, psicologi, infermieri e study coordinators. «Attraverso tale questionario - ha spiegato Michele Milella, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica universitaria del Policlinico di Borgo Roma - lo studio intende rilevare le percezioni, le opinioni e le strategie di resilienza dei pazienti oncologici. Diventa importante per noi poter rilevare quanto la pandemia in corso possa incidere sul loro stato psicologico, allo scopo di rispondere in modo adeguato ai loro bisogni, anche con appropriati strumenti organizzativi». 
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