Catturate le immagini dell'asteroide che il 29 aprile passerà a 6 milioni di chilometri dalla Terra, tranquilli almeno quel giorno non accadrà niente

Domenica 26 Aprile 2020 di Enzo Vitale
L'asteroide 1998 OR2 che il 29 aprile prossimo si avvicinerà al nostro pianeta.
Scritto, sottoscritto e confermato.
Come avevamo già annunciato qualche settimana fa in questo servizio su questo Blog del Messaggero più che gli oggetti provenienti dal cielo, stavolta a farci paura sono i microorganismi acellulari che si trovano proprio sul nostro pianeta. La minaccia del Coronavirus è stata ampiamente più devastante dell'asteroide chiamato 1998 OR2 che il 29 aprile prossimo si avvicinerà al nostro pianeta. Ripetiamo si avvicinerà tanto che nel suo fly-by raggiungerà la luminosità di 10.5 magnitudo, e  sarà possibile osservarlo con piccoli telescopi o binocoli mentre attraversa le costellazioni del Leone, della Hydra e del Sestante dopo il tramonto (vedi figura sotto).

Intanto abbiamo un'immagine del “mostro”.  A catturarla sono state le “antenne” del radiotelescopio di Arecibo a Puerto Rico, uno degli strumenti più grandi della Terra che, grazie ai 305 metri di diametro, sta controllando passo passo il percorso di avvicinamento dell'asteroide, che raggiungerà la minima distanza dal nostro pianeta, ovvero circa 6 milioni di chilometri (sedici volte la distanza media tra la Terra e la Luna)  tra una manciata di ore. Lo scatto è stato possibile grazie a quella tecnica che i ricercatori definiscono radio tracking Doppler.


(Il percorso dell’asteroide 1998 OR2 dal 22 aprile al 1 maggio. Ogni punto corrisponde ad un giorno. Fonte Uai, Unione astrofili italiani)


(Qui la mappa più dettagliata del passaggio dal 24 al 27 aprile. Ogni punto corrisponde ad un intervallo di 3 ore. Fonte Uai)

(La linea bianca indica il percorso dell’asteroide in avvicinamento alla Terra. Crediti: Nasa/Jpl Horizons)

LE CARATTERISTICHE
A leggere i dati forniti da Arecibo, ma anche quelli dei telescopi ottici,  sembra che l'asteroide abbia una dimensione di circa due chilometri con una rotazione attorno al proprio asse di una volta ogni 4,1 ore. Gli astronomi sono riusciti anche cogliere qualche particolare della sua superficie tipo colline e creste su una delle sue estremità. Altra considerazione fatta dagli esperti è che 1998 OR2 «nel 2079 passerà in prossimità della Terra circa 3.5 volte più vicino di quest’anno». Lo ha affermato all'Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) Flaviane Venditti, ricercatrice presso l’osservatorio. di Arecibo. «Nel 2079, l’asteroide 1998 Or2 passerà in prossimità della Terra circa 3.5 volte più vicino di quest’anno». E in virtù di tali considerazioni «sarà importante -ha aggiunto Anne Virkki, responsabilie del Planetary Radar dell’osservatorio- conoscere con precisione la sua orbita. Anche se sappiamo non isi scontrerà con la Terra, è importante comprendere le caratteristiche di questi oggetti per migliorare le tecnologie finalizzate a diminuire il rischio di eventuali impatti».



L'ASTRONOMO RASSICURA
«Alle 10:56 dei nostri orologi -ci rassicura l'astronomo Albino Carbognani-,  l'asteroide passerà a una minima distanza dal pianeta azzurro di 6,28 milioni di km, pari a 16 volte la distanza Terra-Luna. L'asteroide sarà invisibile a occhio nudo, al massimo diventerà apparentemente brillante come una stellina di undicesima grandezza e per osservarlo sarà necessario usare un telescopio di almeno 15 cm di diametro. Da inizio aprile fino al  sarà ben visibile in prima serata per gli osservatori dell'emisfero boreale. Dopo il flyby del 29 mattina sarà osservabile, ancora in prima serata, in fase di allontanamento dalla Terra e sempre più basso sull'orizzonte. L'asteroide potrà essere seguito fino ai primi giorni di maggio».


(L'astronomo Albino Carbognani)


Insomma un sorvolo come ce ne sono tanti «con un asteroide che non desta particolari preoccupazioni per quanto riguarda la probabilità d'impatto con la Terra, nemmeno in futuro», sono le rassicuranti parole di Carbognani.

enzo.vitale@ilmessaggero.it
Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 14:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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