Coronavirus, cosa cercano gli italiani su internet: sintomi, aggiornamenti, solidarietà e videochiamate

Sabato 25 Aprile 2020
Coronavirus, cosa cercano gli italiani su internet: sintomi, aggiornamenti, solidarietà e videochiamate
Sfruttando l’esperienza maturata nel settore del search engine marketing, e attraverso gli strumenti di analisi proprietari, la piattaforma italiana SEO Tester Online ha creato un report che mette in evidenza come le abitudini di vita degli italiani siano radicalmente cambiate in seguito alla diffusione del Coronavirus, e con loro come siano anche mutate le ricerche online degli utenti che, inevitabilmente, stanno influenzando i principali trend su Internet oltre che i nostri comportamenti nel quotidiano.
 
Dall’analisi condotta possono essere evidenziati alcuni importanti dati sulle ricerche online in Italia, USA, Spagna, Regno Unito, Francia e quale sia la correlazione tra l’espansione del Coronavirus e la variazione delle ricerche per determinate parole chiave, evidenziando come l’espansione del virus e l’approccio dei vari Stati nei confronti della lotta al Covid-19 abbia influenzato anche lo “stato di allerta” della popolazione, trainando le ricerche online.
 
Ma cosa cercano gli italiani? Dalle informazioni più recenti con “coronavirus news” con oltre 12.000 ricerche ogni mese, fino alla ricerca di sintomi del virus (che sfiora quota 100.000 ricerche/mese), probabilmente per proteggere se stessi e i propri cari, gli italiani passano molto tempo online alla ricerca di quelle risposte che la quarantena ha imposto, tanto da portarli ad interrogarsi sulle origini del virus con le circa 25.000 ricerche mese di “coronavirus Cina” superate però dalla ricerca “coronavirus Italia” a 75.000 ricerche/mese. Vi sono anche dei picchi di ricerca al momento dell’annuncio della diretta del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, così come per la solidarietà: la frase chiave “Raccolta fondi Coronavirus” ha avuto un’impennata notevole dall’inizio della quarantena per poi assestarsi su una media di 50.000 ricerche.

Le domande che gli utenti si pongono maggiormente in questo periodo di incertezza ed in questi primi mesi di pandemia quando fanno le loro ricerche online non hanno praticamente confini: «In queste settimane così complicate e senza precedenti ci siamo interrogati su come questa epidemia avrebbe cambiato le ricerche degli utenti online ed abbiamo voluto dare la nostra fotografia dei cambiamenti sulle ricerche degli utenti online» – sottolinea Vittorio Urzì, Founder & CEO di Quarzio, la startup dietro la piattaforma SEO Tester Online, che ha raccolto le domande più frequenti poste su Google degli utenti in Italia, USA, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.

Sotto l’effetto del Covid-19 stanno mutando non solo i comportamenti e le abitudini delle persone, ma anche le ricerche degli utenti e la risposta dei motori di ricerca a queste domande. «L‘impatto del virus sulla vita degli utenti si evidenzia e ripercuote anche a livello digitale. Il web è infatti fonte di informazione  primaria per gli utenti e per i tanti dubbi che costantemente hanno. Insight fondamentali anche lato marketing, perché evidenziano stati d’animo e necessità.» – ha sottolineato Matteo Pogliani, Partner & Advisor in Quarzio oltre che Digital Strategist di Open-Box, commmentando l’esplosione delle ricerche in Italia negli ultimi 2 mesi per la chiave “Quarantena”, quasi 100 volte più elevate rispetto alle ricerche del mese di gennaio.

Non indifferente anche l’impatto del Coronavirus su alcuni “macro-settori” come quello del travel. «Le ricerche online degli utenti sono un indicatore importante per capire le tendenze e i comportamenti degli utenti in questa fase delicata e di emergenza Coronavirus, e possono essere fondamentali per tutti quei decision maker che devono prendere decisioni rapide ed efficaci basandosi su un approccio realmente data driven» – ha aggiunto Jacopo Paoletti, Partner & Advisor in Quarzio come in molte altre PMI e startup italiane, a proposito del fenomeno che ha visto le ricerche degli utenti sui motori di ricerca voli appiattirsi nettamente, al netto di alcuni picchi in corrispondenza dell’emanazione dei decreti che hanno pian piano condotto la nazione al completo lockdown, e che hanno visto parecchi studenti e lavoratori, tornare alle proprie terre natie approfittando degli ultimi voli disponibili. 
 
O ancora nella GDO, che ha visto evolversi drasticamente ed in poco tempo la domanda di prodotti acquistati tramite i propri e-Commerce, o l’esplosione di ricerche di strumenti di videoconferenza nell’ambito dello smart working. «Analizzare ed interpretare le tendenze delle ricerche sui motori di ricerca permette alle aziende di anticipare i tempi e le mosse della concorrenza, aprendo a scelte trainate dai dati, fondamentali specialmente in questo periodo così carico di incertezza.» – ha continuato Giancarlo Sciuto, Co-Founder & CMO di Quarzio.

Questo stravolgimento, anche di mercato, ha prodotto tra l’altro lo storico sorpasso della oggi nota piattaforma Zoom sul veterano Skype di Microsoft.
Ultimo aggiornamento: 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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