«Il virus sembra sensibile alle alte temperature, l'estate può essere l'occasione per recuperare tutto ciò che abbiamo perso». Ma «dimentichiamo le vacanze, pensiamo all'Italia, a recuperare, e preoccupiamoci più che altro di ottobre e novembre: che non ricominci l'epidemia». Così Andrea Crisanti, ordinario all'università di Padova e direttore del laboratorio di Microbiologia del Policlinico, intervistato da "Il Mattino" di Napoli
A chi osserva che anche il turismo può far ripartire l'Italia, il virologo risponde: «Facciamolo fare agli stranieri, ammettendoli con i dovuti controlli e, perché no, prevedendo soggiorni per almeno 16 giorni». «Niente viaggi brevi - propone l'esperto - così li teniamo anche di più nel Paese».
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