Furti nelle auto parcheggiate in zone turistiche: una ventina di colpi e quattro arrestati

Venerdì 24 Aprile 2020
Un ladro ripreso mentre "attacca" un'auto (archivio Ansa)
CAVALESE -  Nelle prime ore di oggi i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cavalese, in provincia di Trento, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, nei confronti di 4 rom accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione seriale di furti su auto. L'indagine è partita nella stagione invernale 2018/2019, dopo continui furti sulle macchine parcheggiate nei piazzali degli impianti sciistici, agriturismi e strutture sportive, nelle località delle valli di Fiemme e Cembra nonché San Martino di Castrozza. I malviventi, infatti, approfittando dell'assenza dei proprietari, forzavano i finestrini o le portiere di numerose auto per rubare i beni lasciati nell'abitacolo, tra cui bancomat e carte di credito, che venivano immediatamente usate per prelievi.

AZIONI PERIODICHE
L'approfondita e metodica analisi degli eventi ha consentito ai carabinieri di Cavalese di individuare delle periodicità nei furti, registrando una sorta di circuito tra le aree dei delitti, lungo l'asse Trento, Tesino, valle del Vanoi, San Martino di Castrozza, valli di Fiemme e Cembra per chiudersi nuovamente sul capoluogo, dove tornavano sempre. Gli appostamenti sono culminati il 5 marzo 2019 con l'individuazione di tre degli arrestati in località Ganzaie mentre si stavano aggirando in parcheggi isolati. Da quel momento sono state interfacciate tutte le evidenze, filmati delle video sorveglianza a bancomat e negozi, esame dei transiti sulle principali arterie provinciali e sui passi dolomitici, impiego di attività tecniche e scambi informativi con altri comandi dell'Arma e forze di polizia, che hanno portato ad attribuire agli indagati la responsabilità di 20 furti su auto con effrazione, oltre a 4 prelievi fraudolenti con bancomat o carte di credito appena rubate, per un totale di 16 mila euro.

PEDINATA E DERUBATA
In un caso, a febbraio 2019, per impossessarsi del denaro prelevato da una signora allo sportello bancomat, nel centro di Cavalese, il gruppo la pedinò fino alla piscina comunale e una volta scesa dall'auto, nonostante la presenza di altre persone, le sfondarono un finestrino per rubarle la borsetta. Il preciso quadro probatorio, raccolto dagli investigatori del Nucleo operativo di Cavalese, è stato condiviso dalla Procura della Repubblica DI Trento e dal gip del Tribunale, che ha emesso 4 provvedimenti cautelari, per gli arresti domiciliari.
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