Coronavirus, ecco la "Fase 2": un Covid manager in ogni azienda

Venerdì 17 Aprile 2020 di Angela Pederiva
Covid manager
Per poter riprendere la produzione, ogni azienda veneta dovrà avere un “Covid manager”. A prevederlo è il “Piano riapertura Veneto fase 2”, che oggi la Regione presenta alle categorie economiche e alle parti sociali. L'illustrazione è curata dall'assessore Manuela Lanzarin (Sanità), affiancata dal direttore Francesca Russo (Prevenzione), alla presenza in videocollegamento di tutti gli assessori della giunta Zaia.

Secondo quanto risulta al Gazzettino, la proposta del “Manuale per la riapertura” si articola in tre fasi: individuazione del Covid manager, definizione del piano di intervento e attuazione delle indicazioni operative.

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Per quanto riguarda il primo punto, il Covid manager sarà il referente unico per l'attuazione delle misure di prevenzione e il punto di contatto per le strutture del sistema sanitario regionale. Il comitato previsto dal protocollo nazionale di regolamentazione, composto anche dai rappresentati dei lavoratori, verifica l'attuazione delle misure.



Quanto al secondo elemento, le misure di prevenzione dovranno essere formalizzate in un piano di intervento. In questo piano dovranno essere individuate le attività e i lavoratori che riprenderanno per primi, in base alle valutazioni dell'imprenditore, tenendo conto delle priorità aziendali e nel rispetto della sicurezza dei lavoratori.

Il terzo passaggio consiste nell'attuazione. La ripresa delle attività potrà avvenire solo nel rispetto di 10 condizioni: igienizzazione e sanificazione degli ambienti di lavoro; informazione; limitazione delle occasioni di contatto; rilevazione della temperatura corporea; dispositivi di protezione individuale; distanziamento tra le persone; igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie; uso razionale e giustificato dei test diagnostici; gestione dei casi positivi; tutela dei lavoratori più vulnerabili.

A supporto delle aziende, la Regione potrà attivare un supporto di informazione e formazione, un sistema di verifica dei livelli di rischio dei lavoratori e una app dedicata ai lavoratori.

La sperimentazione coinvolgerà circa 20 aziende delle diverse province, dei settori manifatturiero, alimentare, medicale, costruzioni, servizi e agroalimentare, per un totale di circa 3.000 addetti. Il test avverrà in collaborazione con i medici del lavoro e con la rete dei laboratori pubblici e privati accreditati.

Il percorso sarà scandito in 12 passi, che comprenderanno l'identificazione dei lavoratori-pilota e la somministrazione del test sierologico per la ricerca degli anticorpi, in base al quale si capirà se è possibile il reintegro o meno. I dipendenti saranno continuamente monitorati: ogni giorno verrà loro misurata la temperatura, che non dovrà superare i 37,5 gradi.

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 23:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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