«Ho sbagliato» taglia subito corto Lee Li, sgombrando il campo da possibili polemiche o attriti con le forze dell’ordine. L’imprenditore, titolare di un ristorante in viale Vittorio Veneto, era salito agli onori delle cronache la scorsa settimana per aver regalato ai bellunesi, attraverso il comune di Belluno, una montagna di mascherine: quattromila in totale. Ieri mattina Lee Li ha però rimediato una multa per aver preso un caffè a due passi da un bar che ha da poco attivato il servizio di consegna delle colazioni a domicilio.
ANDIAMO CON ORDINE
È stato Michele Sacchet, anche lui già incappato nei controlli dei carabinieri e sanzionato per aver radunato una serie di clienti a firmare un preliminare di vendita di un immobile (Sacchet ha poi fornito ampie spiegazioni dell’accaduto sul nostro giornale), a ricostruire la vicenda attraverso il suo profilo Facebook. «Questa mattina mi chiama il mio amico Lee Li - spiega Sacchet - per dirmi che mi ha lasciato sulla maniglia della porta d’agenzia un pacchettino di quelle mascherine. Ritornando alla macchina è passato di fronte al bar di una nostra carissima amica, che sta cercando di sbarcare il lunario e giusto da ieri ha iniziato a distribuire colazioni e spuntini nel rispetto delle normative sanitarie, portandole a domicilio agli uffici della zona. Bar ovviamente chiuso al pubblico». È a quel punto che avviene il fattaccio. «Uomo dal cuore grande, ha approfittato - prosegue Sacchet - del fatto di essere lì e si è fatto portare fuori due caffè, tanto per contribuire alle malandate casse della ragazza. Sfortuna vuole che passavano in quel momento due carabinieri e a nulla sono valsi i loro tentativi di dare spiegazione. È stata chiamata un’auto di servizio ed è stato multato».
BASSO PROFILO
L’imprenditore sceglie di non commentare pubblicamente l’accaduto. Contattato telefonicamente ammette l’errore, pur ridimensionando la vicenda. L’uscita infatti, aveva un obiettivo incluso tra quelli previsti e, strada facendo avrebbe posato le mascherine sulla porta del negozio dell’amico e a quel punto vedendo il bar chiuso ma attivo, si sarebbe fatto consegnare (sulla pubblica via) il caffè.
L’AUGURIO
«Se c’è una giustizia divina - conclude Sacchet - questa multa ti verrà ampiamente ripagata dalla riconoscenza che sono sicuro i bellunesi tutti non tarderanno a dimostrarti, quando tutto sarà finito».
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