Coronavirus Veneto, Luca Zaia in diretta: cosa ha detto oggi. «Impennata di casi positivi:. Il dono del Qatar: un ospedale da campo. Lockdown? Qui non c'è più»

Giovedì 9 Aprile 2020 di Redazione Web
Coronavirus Veneto, Zaia parla in diretta: cosa ha detto oggi 9 aprile 2020
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Coronavirus Veneto. Il presidente della Regione Luca Zaia parla in diretta video dalla sua pagina Facebook ai veneti oggi, 9 aprile 2020.

Ecco i temi affrontati oggi dal governatore: l'impennata dei casi positivi da Covid-19, un dato positivo e la spiegazione del perché. L'annuncio della donazione del Qatar: un ospedale da campo portato in Italia con 5 aerei. Ancora una volta la questione mercati chiusi, dei Garden Center, dell'iniziale mancanza delle mascherine e dei dispositivi di protezione. Infine un accenno a come si pensa di ripartire in Veneto: come affrontare la Fase 2.

 

Il Coronavirus resiste alla quarantena: uno su due guarisce e resta contagioso

Due settimane non bastano per avere la certezza di essere guariti dal nuovo coronavirus . Neppure se l'infezione non dà più alcun tipo di sintomo. Il 50% dei tamponi di controllo eseguiti sui pazienti che hanno portato a termine l'isolamento, cioè al 14esimo giorno dal momento della conferma del contagio, risulta ancora positivo.



Il bollettino di oggi
Crescono i casi di positivi al Coronavirus in Veneto ma calano i decessi: stamane i positivi sono 12.933, 311 in più della rilevazione di ieri. Lo rende noto il bollettino della Regione Veneto. I pazienti in terapia intensiva sono 274, 3 in meno. I decessi sono 5, dato che porta a 680 il totale delle morti... (LEGGI TUTTO)


Come avviene il contagio? La spiegazione della dottoressa Russo, a capo della Direzione Prevenzione della Regione del Veneto


 

Coronavirus Veneto, Zaia in diretta oggi

Il governatore del Veneto Luca Zaia in diretta oggi 9 aprile 2002 LA DIRETTA
  • I nuovi casi di contagio: tamponi positivi
  • Addio dottoressa
  • Ospedale da campo donato dal Qatar
  • Mascherine, medici, prezzi gonfiati
  • Come ripartire? Le mosse
  • Lockdown in Veneto: inesistente

Impennata dei positivi? Un bene
«Sono 171.456 tamponi eseguiti ad oggi in Veneto, il dato è stato riferito nella conferenza dal governatore. L'aumento dei contagi è previsto: i tamponi vengono processati, aspettatevi una impennata, perché noi li cerchiamo, i positivi è un indicatore della qualità della Sanità». 

Donazioni
«28.675 persone sono andate a fare un versamento, abbiamo oltre 31 milioni di euro nel conto della Regione. Grazie a tutti per la solidarietà dimostrata», ha affermato ancora Zaia. «La cifra si sta impennando perché abbiamo ricevuto un versamento importante di 6,5 milioni di euro da parte di Banca Intesa, ringrazio l'ad Carlo Messina». Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso del punto alla Protezione Civile a Marghera. «Veniamo fuori diroccati col bilancio regionale: abbiamo speso 100 mln di euro e raccolto 31 mln, grazie per la solidarietà. Un'azienda agricola ha donato 5084 bottiglie di prosecco per gli operatori sanitari, sono state messe a disposizione dagli operatori turistici mille settimane di vacanze nei campeggi, arrivano  uova pasquali e colombe che stiamo distribuendo e 100 soggiorni ad Albarella», ha concluso.

Addio alla dottoressa
Un lutto ha colpito il mondo della mecidina, lo annuncia in diretta Zaia: «Stamani alle 8,30 è morta nel reparto di terapia intensiva di Treviso dove era ricoverata da diverse settimane, la dottoressa Samar Sinjab...» (LEGGI TUTTO

Ospedale donato dal Qatar
«Cinque aerei per portarlo, è grande come un campo da calcio: dobbiamo trovare l'area e un magazzino. Abbiamo un piccolo tesoro che può essere utilizzato in caso di emergenza in ogni luogo».

La Regione del Veneto conferma che una prima parte dei materiali che compongono la struttura da campo donata dal Qatar è arrivata all'aeroporto di Verona Villafranca, accompagnata da dodici ingegneri qatarioti che assisteranno il montaggio, effettuato dai volontari della Protezione Civile. L'annuncio giunge dopo la notizia data dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio della spedizione di due ospedali da campo donati dal Qatar all'Italia, uno dei quali destinati al Veneto. «Abbiamo accettato con gratitudine questa donazione da parte del Qatar - dice il Presidente della Regione Luca Zaia - e abbiamo deciso che la struttura verrà allestita a Schiavonia, in provincia di Padova, dove già opera uno dei nostri Covid-Hospital. Prima dell'avvio del montaggio sarà compiuta una verifica tecnica della struttura in relazione all'area disponibile». Della dotazione giunta dal Qatar in Veneto fanno parte sette tende di varie cubature. L'assetto sanitario totale delle strutture da campo è di 5.200 metri cubi.


Mercati? Non sono chiusi
Ancora una volta la question dei mercati alimentari regolamentati: «Io non ho chiuso i mercati, ho solo dettato regole di sicurezza come mascherine, guanti, perimetraggio, punto di entrata e uscita. Lo dico perché mi sono arrivate segnalazioni: noi non abbiamo chiuso nessun mercato».

Prima comunione: bimba che dona i soldi delle bomboniere
«Mi scrivono un sacco di bambini. E Victoria una bambina di Bassano, dimostrano una solidarietà che è unica perché si privano di tutto quello che hanno per fare il versamento. Questo ci responsabilizza ulteriormente nel nostro lavoro sapere che i bambini ci seguono». Lo ha detto, quasi commosso,  il presidente del Veneto, Luca Zaia che ha letto la lettera di una bambina nel corso del punto stampa presso la Protezione Civile a Marghera. La lettera: la bambina racconta della sua prima comunione mancata, e spiega la decisione di donare i soldi delle bomboniere e dei bigliettini della sua festa alla Regione, così da aiutare: la piccola ha donato 300 euro.

Medici. Mascherine e dispositivi, introvabili sul mercato
Coronavirus, 100 medici morti in Italia. Anelli: «Noi, lasciati soli a combattere a mani nude» Medici in prima linea ma senza protezioni? Il ricorso per stabilire le responsabilità dei dirigenti delle Aziende Sanitarie. «Sarà la magistratura a stabilire le responsabilità. Abbiamo vissuto 4 settimane da panico. Come potevamo immaginare, prevedere la situazione di emergenza? Inoltre ho visto che sul mercato non c'erano mascherine, questa mancanza è stato un dramma, camici, guanti, non si trovava niente. Poi se qualcuno vuole sostenere che sul mercato c'era di tutto, noi abbiamo tutte le prove per dimostrare il contrario».

«Adesso, adesso sì ci sono mascherine sul mercato, avessi potuto dirlo un mese fa ma bisogna mettere i privati nelle contizioni di acquistare importandole. Il piano della ripartenza si basa sui dispositivi, devono essere quindi disponibili».

Contributo ai medici e sanitari
«Condivido l'iniziativa, assolutamente sì». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, sul contributo di mille euro a medici, infermieri e operatori sociosanitari previsti nel pacchetto del presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. «Ho sentito Bonaccini - rileva Zaia - e sono d'accordo. Ma prima dobbiamo fare un confronto con le parti sociali. Ovvio che non viviamo nell'oro, quindi anche quando parliamo dei fondi propri ricordo che il Veneto non ha l' addizionale Irpef. Quindi facciamo l'intervento, ma è bene ricordare che è un intervento che vale. Per fare un esempio: se prendo il reddito di un medico - osserva - e ci applico l' addizionale Irpef per 10 anni, tanti quanti sono stati la nostra gestione , il valore è sicuramente molto più alto del finanziamento che vogliamo dare. Solo il risparmio di tasse è stato notevole; adesso però riconosciamo questa attività ma sia chiaro che non applicare 10 anni di addizionale sugli stipendi ha già fruttato molto». 


I costi delle mascherine stanno aumentando: cosa fare?
Molte segnalazioni alle tv da parte di cittadini in difficoltà: le mascherine costano sempre di più. Mascherine costano tanto perché qualcuno se ne approfitta, ma anche perché non è possibile importarle.

Garden center
«Sta diventando un tormentone, sono stati chiusi solo i negozi dei vivai per altro implementando la vendita a domicilio, alla grande distribuzione e ai consorzi agrari. E non mi risulta che il vivaio via del negozio, in più abbiamo aggiunto la possibilità di fare manutenzione del verde sia in spazi pubblici che privati. Comunque l'ordinanza sabato decade e ha avuto una vita di 7 giorni, nata su richiesta proprio del mondo del florovivaismo. C'ra una contraddizione di base: perché un cittadino poteva uscire per comprare una pianta? Era urgente e necessario? No».

Bollo auto
Confermata la deroga per tutti fino al 31 giugno.
 

Coronavirus Veneto, le mosse per ripartire

«Ripartenza? Solo con i dispositivi di protezione el a misurazione della temperatura durante la giornata. Ma per ripartire occorrono i dispositivi di protezione, per far ripartire le aziende e ripartire noi. Se non ci sono divieti solidi da parte della comunità scientifica occorre partire dalla revoca dell'ordinanza che non permette di acquistare e importare dispositivi di protezione. Questo fine settimana sarà topico per capire cosa succederà. Negozi e imprese sono comunque potestà del governo, non nostra».

«Al ministro Speranza offro il consiglio di lasciare il dibattito sulla patente di immunità al mondo scientifico, all'interno del quale oggi vi sono posizioni completamente diverse, in antitesi una con l'altra. Aspettiamo che si mettano d'accordo tra di loro». Così il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato la posizione del ministro della Salute secondo il quale la cosiddetta "patente di immunità" basata suo test sierologici  non avrebbe alcuna validità.

Terapie intensive in più: cosa ne faremo
«Le terapie intensive in più che rimangono al Veneto, restano in Veneto, non verranno date né vendute».

Il lockdown? In Veneto non più
«Nuovo Dpcm in arrivo prima di Pasqua», sembra che ce la possano fare. «Scrivetelo pure che in Veneto non esiste più, inutile fingere di non vedere, molte imprese sono aperte. Il lochdown quando finisce? Smettiamola con questa ipocrisia. Il lockdown almeno in Veneto non esiste più, perché di fatto già oggi il 60% delle aziende sta lavorando, adesso si tratta di capire come far aprire quelle che sono rimaste fino ad oggi». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa. «Ho parlato questa mattina con il ministro  Speranza e sembra che il governo scriva il prossimo Dpcm prima di Pasqua, spero ci sia la possibilità di dare il nostro contributo. Come ribadisco sempre, ogni decisione dovrà essere supportata da un parere scientifico, e ad oggi in Veneto la partita con il virus non è finita: con quasi 13mila positivi, oltre 1500 malati ricoverati, 270 in terapia intensiva e 750 morti, ma bisogna prendere atto che già oggi molte aziende stanno lavorando. E allora dobbiamo mettere in sicurezza i lavoratori, per questo le aziende devono poter disporre dei dispositivi di sicurezza, mascherine e guanti», ha spiegato Zaia. «E allora deve essere tolta l'ordinanza che prevede la confisca per questi dispositivi e gli imprenditori devono potervi disporre liberamente. Altrimenti il paese non riparte». 

Europa
«È imbarazzante se non vomitevole. Questo è quello che qualifica il dibattito europeo in questo momento». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, per il quale «l'Europa è sostanzialmente latitante e purtroppo io spero che l' idea del Governo di stanziare 400 miliardi e di fare un provvedimento 'salva impresè per la ripartenza, non ci facesse star tranquilli e che quindi nessuno vada più a suonare il campanello alla porta europea». Secondo Zaia questo è «un intervento che deve fare l'Europa altrimenti dimostra solo la sua inutilità. Lo dice uno che non è anti europeista. È come se noi davanti al Coronavirus non ce ne fossimo occupati e che il problema era di chi era in ospedale: se la vedranno i medici quando arriveranno i pazienti. E invece abbiamo fatto delle scelte: abbiamo aperto, chiuso e riaperto ospedali, abbiamo fatto scelte di progettualità. L'anello finale è il medico che ti cura, ma le 825 terapie intensive, se qualcuno non le metteva in piedi , avremmo visto la gente morire nei corridoi degli ospedali».

 

Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 13:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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