Coronavirus. Mascherine introvabili. I farmacisti: «Ce le lascino almeno vendere sfuse. E non parliamo dei guanti usa e getta»

Giovedì 9 Aprile 2020 di Michele Fullin
Coronavirus. Mascherine introvabili. I farmacisti: «Ce le lascino almeno vendere sfuse. E non parliamo dei guanti usa e getta»

Non sarà una missione impossibile, com'era un paio di settimane fa, ma trovare in commercio mascherine almeno chirurgiche rimane comunque molto difficile. Quando una farmacia o un ferramenta o un altro negozio al dettaglio le ha, parte il tam-tam dei social e in pochi minuti le scorte finiscono bruciate. E non bastano gli annunci di continue conversioni degli impianti di tante aziende italiane e anche venete. Tra l'altro, quando si trovano, spesso hanno prezzi piuttosto alti, che arrivano anche a 4 euro per ciascuna maschera. Che, ricordiamo, è usa e getta.

IL PROBLEMA
La questione di fondo è la difficoltà a rifornirsi e la spiega la presidente dell'Ordine dei farmacisti di Venezia, Emma Piumelli.
«A volte - spiega la presidente - le mascherine si trovano a prezzi congrui, altre volte invece solo a prezzi esosi. Questo dipende non dal farmacista che ci vuole guadagnare, ma dalla requisizione da parte della Protezione civile di tutte le partite di una certa consistenza. Questo - continua - ha fatto sì che si creasse un mercato un po' distorto. L'unico modo per bypassare la requisizione è far arrivare il prodotto da un Paese interno all'Unione europea, dove non ci sono queste restrizioni. Prima di arrivare in Italia, però, le mascherine hanno diversi passaggi e questo spiega la lievitazione del prezzo».

Quindi, al momento, il reperimento di maschere chirurgiche è ancora complicato.
«Personalmente - aggiunge la dottoressa Piumelli - ho potuto acquistarne un migliaio, ma i grossisti riescono ad approvvigionarsi con molta lentezza. Rispetto a qualche settimana fa qualcosa in più c'è, ma non basta».


 

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VENEZIA - C'è chi usa la carta da forno, chi le garze e la pellicola da cucina.

Le sarte si sono messe alla macchina da cucire e le aziende stanno convertendo la propria produzione. Le mascherine sono diventate il grande oggetto del desiderio specie ora che sono spesso obbligatorie.



IL PREZZO GIUSTO
Il prezzo mediamente praticato, per via di questi problemi, si assesta mediamente tra l'euro e mezzo e i due euro. «Cerchiamo di fare del nostro meglio ma è molto difficile - continua la presidente - Come Consulta degli Ordini del Veneto chiederemo al presidente Zaia e all' assessore Lanzarin di autorizzare la vendita di mascherine chiururgiche singole, perché ora se arrivano in confezioni da 50 bisogna venderle in blocco. Non è uno scherzo, qualcuno in altre regioni è stato sanzionato, da noi viene tollerato ma non è consentito al momento e speriamo che lo sia. Anche perché dovremo usarle di più nella cosiddetta seconda fase».

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
Poi ci sono le mascherine di tessuto autorizzate per le vie brevi come Dpi prodotte da molte aziende che lavorano nel tessile. E qui c'è un'offerta maggiore e si trovano anche gratuitamente, come quelle distribuite dalla Regione. 

E i guanti usa e getta?
«Un altro tasto dolente - conclude - anche quelli non si trovano se non con difficoltà e sono in confezioni da cento. I gel invece li fabbricano ormai molte aziende e fanno anche prodotti di alta qualità. Volevo solo puntualizzare un'ultima cosa sulle mascherine della Regione: la Protezione civile non le ha mai portate all'Ordine dei farmacisti, non è questo il suo compito, ma all'associazione, che poi le ha distribuite agli associati».

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