Salvagente a partite Iva e piccole imprese: prestiti sprint fino a 25mila euro, garantiti dallo Stato e senza istruttoria

Domenica 5 Aprile 2020
IL MINISTRO Stefano Patuanelli annuncia l'arrivo di nuove misure economiche (foto Ansa)
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ROMA - Coronavirus, un salvagente per tentare di non affondare nella recessione. Buone notizie per le tante piccole e medie imprese del nostro territorio. In arrivo prestiti garantiti al 100%, senza istruttoria e senza costi fino a 25.000 euro per Pmi. Inoltre garanzia totale fino a 800mila euro mentre per le concessioni maggiori la garanzia scenderà al 90%, il tutto con  moduli semplificati di valutazione economico finanziaria. Passerà per il fondo di garanzia delle Pmi una parte della liquidità che arriverà alle imprese italiane, quelle medio piccole che rappresentano il tessuto economico più diffuso in Italia. Il fondo sarà rifinanziato con 7 miliardi garantendo liquidità per 100 miliardi. «È uno strumento che le banche conoscono bene - ha detto il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli - e tutto sarà più rapido: tempo qualche giorno e le persone potranno recarsi presso gli istituti i credito». A valutare le grandi imprese, invece, sarà chiamata la Sace. 
Sono queste le ultime novità del decreto Imprese che approda domani al Consiglio dei ministri e che, oltre al capitolo liquidità, conterrà anche le norme per il rinvio delle scadenze fiscali e lo scudo del Golden Power per evitare scorrerie pirata sulle aziende italiane di settori strategici. 

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LIQUIDITÀ
Una delle parole chiave è liquidità. Le attività imprenditoriali in lock down non hanno incassi ma devono ancora fronteggiare pagamenti certi. Finanziarle sarebbe dare ossigeno all'economia. È qui che entra in campo il Fondo di Garanzia per le Pmi che agirà su tre filoni principali: garanzia al 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito; garanzia al 100% per i prestiti fino a 800.000 euro, con la valutazione del merito di credito; garanzia al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, potendo arrivare al 100% con la controgaranzia dei Confidi. Prestiti più facili anche per le partite Iva.

RINVIO DELLE TASSE 
Un secondo capitolo del decreto, finalizzato a lasciare risorse nelle casse delle imprese, è quello fiscale, con il rinvio di scadenze ora fissate al 31 maggio e un ampliamento della platea non solo alle filiere più colpite ma anche a chi abbia registrato perdite consistenti del fatturato, insieme alla creazione di un fondo per i futuri ristori. E, accanto a questo, si sta ipotizzando anche di abbassare gli acconti delle tasse di giugno-luglio - lasciando ad esempio ai Comuni la possibilità anche di rinviare l'Imu-Tasi-Tari - vista la riduzione di tutte le attività per le misure restrittive di contenimento del virus. Le norme fiscali sarebbero poi accompagnate da un alleggerimento della stretta per i rimborsi fiscali. Salterebbe anche l'esame di 'fedeltà fiscalè che le amministrazioni pubbliche devono fare sui propri fornitori prima di pagarli. 
GOLDEN POWER
A difesa delle imprese italiane, infine, è in arrivo un rafforzamento dei “poteri speciali” per evitare che, con il calo dei titoli borsistici, le imprese italiane di settori strategici possano essere acquistate all'estero a prezzi di saldo. È prevista un'estensione del golden power, che già esiste sui settori della difesa, telecomunicazioni, energia, anche per alimentare, sanità, banche e assicurazioni.

Il governo potrebbe utilizzarlo anche per tutelare le imprese medio-piccole, con meccanismi preventivi senza attendere la notifica di un take-over, proteggendo le società anche in ambito europeo.

Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 09:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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