Coronavirus, studentessa uccisa a Messina, il compagno: «L'ho fatto perché mi ha trasmesso il virus»

Mercoledì 1 Aprile 2020
Coronavirus, studentessa uccisa dal compagno: «L'ho fatto perché aveva virus». Ma tamponi sono negativo

 «L'ho uccisa perché mi ha trasmesso il coronavirus». Lo ha detto agli inquirenti Antonio De Pace, lo studente calabrese che si è accusato di avere strangolato ieri la compagna, Lorenza Quaranta, 27 anni, anche lei studentessa di Medicina a Messina. Sia la ragazza che lui sono risultati, invece, negativi al coronavirus, come si apprende dalla Procura. Per i magistrati sono frasi «senza senso». Il ragazzo non ha voluto aggiungere altro. Si terrà domani la convalida del fermo del ragazzo eseguito dal Procuratore capo Maurizio de Lucia.

Dalle foto sulla pagina facebook della vittima tutto sembra tranne che tra i due ci fossero problemi. Tanti scatti insieme, anche recenti. La coppia sempre sorridente e all'apparenza innamorata. Nulla faceva presagire una tragedia simile.

Lorena Quaranta, in quanto studentessa di Medicina, era molto coinvolta dall'emergenza Coronavirus. Solo l'11 marzo scorso aveva pubblicato un post con una foto di un infermiera che abbraccia l'Italia: «Ora più che mai bisogna dimostrare Responsabilità e amore per la VITA. Abbiate Rispetto di voi stessi, delle vostre Famiglie e del vostro Paese. E ricordatevi di coloro che sono quotidianamente in Corsia per curare i nostri malati. Rimaniamo uniti, ognuno nella propria CASA. Evitiamo che il prossimo malato possa essere un nostro caro o noi stessi».



«È un dramma nel dramma. Stamattina ci siamo svegliati con la notizia di questa tragedia. Siamo sconvolti», dice Matteo Francilia, il sindaco di Furci Siculo. La tragedia in un appartamento in via delle Mimose, una zona residenziale alla periferia del paese.

Messina, la studentessa di Medicina Lorena Quaranta strangolata dal compagno

L'università. Il rettore dell'università di Messina,  Salvatore Cuzzocrea, affida a un post su facebook la tristezza per quanto è successo. «Avendo appreso della drammatica notizia di un ulteriore femminicidio che vede coinvolta Lorena Quaranta, una studentessa del 6° anno del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina, esprimo profonda tristezza e dolore, a nome di tutta la comunità accademica, per quanto accaduto ed è vicino alla famiglia ed agli amici della giovane donna».
 

 


Rabbia social. «Bastardo, cosa inutile! Spero che in galera o ti ammazzi da solo o ti tagliano quelle piccole palle che hai», «Pezzo di m… e figlio di put…», «Ammazzati». Esplode sui social la rabbia contro Antonio De Pace, lo studente di Odontoiatria dell'Università di Messina, originario di Vibo Valentia, che oggi al culmine di una lite ha strangolato la sua compagna, Lorena Quaranta, originaria di Favara (Agrigento), anche lei studentessa di Medicina. La tragedia in un appartamento in via Delle Mimose, alla periferia del piccolo centro in provincia di Messina, dove il giovane avrebbe anche tentato di togliersi la vita, tagliandosi le vene, prima di chiamare il 112.

Sul suo profilo le immagini in sella a una moto e gli scatti sorridenti con la vittima. Abbracciati e felici. «Se non ti castiga il Signore, spero lo facciano altri!!!!!!!!! Rifiuto umano, sei solo questo», scrive Michela. La rabbia ha la voce delle donne. «Devi patire profondamente per quello che hai fatto - scrive Sara -, ingiustificabile, assurdo, che di uomo non hai niente», «Schifosoooo bastardooo devi marcire in carcere !!!!!!», aggiunge Graziella.
 

 

Ultimo aggiornamento: 15:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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