Mascherine, code e caos per la consegna in auto. Si torna al porta a porta

Martedì 31 Marzo 2020 di Roberta Merlin
Code e caso per il primo giorno di consegna delle mascherine dal finestrino delle auto

ROVIGO Serpentoni di auto in fila e traffico in tilt. Il primo giorno di consegna delle mascherine della Regione si è rivelato un flop. Il Comune ha deciso ad avviare per tre giorni la distribuzione del presidio attraverso i finestrini delle automobili, ieri mattina ha annunciato l’intenzione di fare dietrofront e procedere dunque, da oggi, con il porta a porta. La consegna con il metodo “drive in” organizzata dall’Amministrazione con la Protezione Civile è stata comunque effettuata, come da programma, ieri pomeriggio. Il risultato è stato caos e disagi per la viabilità.
INASCOLTATI
Nei giorni scorsi Lega e Fratelli d’Italia avevano infatti chiesto al sindaco il porta a porta, invece ieri lungo strade e quartieri del capoluogo si sono formate interminabili colonne di auto in attesa di riuscire ad accaparrarsi il prezioso presidio per proteggersi dal Coronavirus. Il traffico, a partire dalle 16, è rimasto per ore paralizzato nelle zone intorno a via Mozart, dove il punto di consegna è stato allestito davanti alla palestra comunale e nell’area di Città Giardino dove i volontari erano presenti nel parcheggio adiacente alla pista ciclabile. Molti rodigini non ci hanno proprio pensato di attendere il porta a porta e hanno dato il via a una vera e propria “corsa alla mascherina”, con decine di auto bloccate in colonna. A fare probabilmente temere ai cittadini di non riuscire ad ottenere la mascherina messa a disposizione dal governatore Luca Zaia, l’annuncio di Palazzo Nodari relativo alla difficoltà di reperire il materiale.
IL TIMORE
«A causa del blocco della distribuzione delle mascherine ai Comuni, ancora in fase di produzione, di cui si è appreso solo in data odierna, il numero delle mascherine fornito dalla Regione è limitato e non sufficiente per avviare il servizio di distribuzione come organizzato – ha fatto sapere ieri mattina il Comune - che prevedeva a partire da oggi la distribuzione porta a porta nelle sole frazioni e presso centri di smistamento per il centro. La distribuzione pertanto avverrà, come nelle frazioni, attraverso il porta a porta e dilatata nei giorni successivi. Da domani (oggi, ndr) – annuncia palazzo Nodari - la consegna a domicilio proseguirà nelle frazioni e sarà avviata anche in centro, organizzata per quartiere sulla base delle nuove disponibilità che, di giorno in giorno, saranno rese nuovamente fruibili presso i centri di distribuzione regionali. Il giorno prima della consegna, un’auto della Polizia Locale passerà nei quartieri interessati alla distribuzione per informare i cittadini, invitandoli a restare a casa». E precisa, inoltre, che «verrà consegnata una mascherina per nucleo familiare, due se presente in famiglia almeno un ultrasessantacinquenne».
DIETROFRONT DEL COMUNE
Soddisfatto del dietrofront di Gaffeo, il consigliere di minoranza Antonio Rossini: «L’avevamo richiesto dall’opposizione a più voci – ha detto ieri - Non era semplice da attuare, ma il ringraziamento va alla generosa disponibilità di chi in questo difficile momento sta prestando la sua opera con abnegazione e ha permesso di raggiungere questo risultato che rassicura i cittadini sprovvisti di auto e non l’ espone ad inutili file di attesa».

A fare discutere la politica locale, le misure previste dal Governo per aiutare le fasce più deboli della cittadinanza attraverso l’erogazione da parte del Comuni di buoni spesa o consegna diretta di alimenti. «In questo momento tanto delicato è bene evitare qualsiasi polemica e lavorare insieme per traghettare l’Italia fuori da questa pandemia - sottolinea il vice commissario di Forza Italia Andrea Bimbatti - Conte annuncia però che anticiperà di circa 20 giorni il 66% del Fondo di Solidarietà Comunale, soldi quindi dei Comuni, già dei cittadini(Imu) trasferiti allo Stato per garantire un’equa distribuzione delle risorse. L’impegno statale è nullo». «E gravissimo – il parere del vice sindaco di Villadose Ilaria Paparella - lasciare la responsabilità di imminenti tensioni sociali a Comuni già disastrati».

Ultimo aggiornamento: 13:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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