"I nostri eroi": gli ospedali della Marca illuminati dal Tricolore

Lunedì 30 Marzo 2020
L'ospedale di Castelfranco
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 Ieri - 29 marzo -tutti i principali ospedali della Marca sono stati illuminati con le luci del Tricolore, con l’obiettivo di sostenere e supportare il personale sanitario e come luce di speranza e di unità in questo periodo buio. Un segno tangibile e visibile di quanto la società, stretta nella morsa di una pandemia subdola e pericolosa, apprezzi l’immane lavoro degli operatori sanitari, costretti a turni impossibili e in prima linea ormai da più di un mese per gestire l’emergenza. Anche nelle scorse settimane le attestazioni di stima e di affetto non erano mancate: dagli striscioni di incoraggiamento a quelli che ringraziavano apertamente medici e infermieri, costretti a operare in situazioni di rischio, anche personale, molto elevato.
IL MESSAGGIO
La Marca ha dimostrato un incredibile attaccamento a questa categoria: nei social se si spreca l’hastag #andràtuttobene, spopola soprattutto quello #inostrieroi. E non è un caso. L’effetto suggestivo delle strutture sanitarie illuminate dai colori della bandiera, verde, bianco e rosso, testimoniano anche l’incrollabile fede nel lavoro degli specialisti e di tutti coloro che stanno mettendo a repentaglio la loro stessa vita per contenere gli effetti del coronavirus. In Italia fino ad oggi ci sono stati più di 50 decessi fra il personale medico e infermieristico, da quelli che lavorano in corsia ai dottori di base, in particolare in Lombardia. Dal Ca’ Foncello di Treviso agli ospedali di Conegliano, Vittorio Veneto, Castelfranco e Montebelluna, il Tricolore ha così illuminato le ore più buie, metafora del periodo senza precedenti che tutta la popolazione italiana sta vivendo in queste settimane e dell’unità di intenti necessaria per vedere, tutti assieme e al più presto, la fine del tunnel.

Un impegno che negli ultimi giorni sembra stia dando i primi frutti con i contagi in contenuto calo nonostante siano aumentati i tamponi e un quadro generale che, almeno in provincia di Treviso, induce a un cauto ottimismo.

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