Coronavirus Veneto, Zaia: «Stop passeggiate nei campi. A giugno si torna alla normalità. Mercati, così non va» Video

Domenica 29 Marzo 2020 di Redazione Web
Coronavirus Veneto, Luca Zaia parla in diretta: cosa ha detto oggi

Coronavirus Veneto, Luca Zaia in DIRETTA Facebook oggi, 29 marzo 2020. «Parlavo con un amico giapponese, da loro i numeri non si danno, io invece penso che sia un patto di civiltà, perché questa è una sfida di tutti noi. Stanno aumentando i dimessi, è un dato positivo per noi. In queste ultime 24 ore 59 nati».

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Il bollettino di oggi
Nuove vittime: 14 nella notte, 1 Azienda Ospedale Università Padova, 5 Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona - Borgo Roma, 1 Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona - Borgo Trento, 2Ospedale Schiavonia, 2 Ospedale Vicenza, 2 Ospedale Legnago, 1- Ospedale Villafranca. I contagiati salgono a 8.358 (+258 rispetto a ieri sera). La crescita maggiore dei contagi stanotte si è avuta a Verona, il cluster più preoccupante del momento, con +86 casi nella notte. I pazienti dimessi dal 21 febbraio ad oggi sono stati 715... (LEGGI TUTTO)

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Zaia: stop passeggiate, anche nei campi

Stop alle passeggiate, anche nei campi
«Sono arrivate segnalazioni ieri di persone che non rispettano le regole. Oggi non rispettare le regole significa mettere in repentaglio la propria vita e quella degli altri. Ho avuto foto di persone che passeggiavano, un agricoltore dal trattore mi ha inviato foto di persone che passeggiavano in mezzo ai campi. La prossima settimana sarà cruciale e dipenderà molto da quanto rispetteremo le regole. Rinnoverò l'ordinanza, non so ancora se ampliata in alcuni aspetti».

Cosa potrebbe prevedere la nuova ordinanza della Regione? Mercati a rischio
«Stiamo valutando fino in fondo anche il tema dei mercati. Non dico altro». «Insostenibile», per il presidente Zaia, il fatto che ieri a Padova in piazza delle Erbe il mercato (frutta e verdura e generi alimentari) fosse affollato: «è il contesto ideale per la diffusione del virus».

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Picco, poi a fine maggio si torna alla normalita'

«Il modello matematico parla di un picco a metà aprile, poi a fine maggio, giugno si tornerà alla normalità». «Spero domenica prossima di dirvi "stiamo cambiando direzione" ma non posso dirvelo oggi. Bisogna però tener duro, rispettare le regole».
 


Verona sorvegliata speciale
«Provincia di Verona: è in una fase di focolaio importante, ci preoccupa, è ancora sotto controllo. La contiguità con Brescia, grande focolaio, ha fatto pagare lo scotto a questa città. Stiamo qui allestendo terapie intensive, abbiamo il dottor Paolo Rosi, responsabile 118 Veneto, come supervisore».

Case di riposo: emergenza reale
«Già oggi abbiamo fatto tamponi, ne faremo ancora. Purtroppo hanno come ospiti i candidati ideali per i ìl virus, spesso con salute debilitata, noi dobbiamo evitare che diventi una strage. Stiamo mandando dispositivi di protezione alle case di riposo. Non escludiamo, nel nuovo piano che stiamo redigendo, lo spostamento dei pazienti, ma non possiamo spostarli negli ospedali. Ci sono case di cura che hanno fatto aree Covid e aree no Covid. Stiamo mettendo insieme tutte le direttive fatte, per essere ancora più incisivi».

Mascherine, e dispositivi di protezione: la polemica
«Prossima settimana arrivano 2 milioni di mascherine PFF2». La Regione Veneto sta comprando mascherine, spero che Boccia abbia fatto uno scivolone, abbiamo la lista di quello che abbiamo chiesto e quello che ci è arrivato dal Governo». «Sto pensando a tutti i familiari che hanno a casa una persona malata o peggio ancora quelli che hanno i morti: sentirsi dire che se non ci fosse stato lo Stato saremmo tutti a cartoni decisamente no».
Il governatore del Veneto Luca Zaia replica al ministro Francesco Boccia sulla gestione da parte delle Regioni della crisi Coronavirus e sui materiali impiegati. «Spero che quello del ministro sia stato uno scivolone o un'uscita infelice - continua - . La Regione Veneto sta comprando mascherine, sta facendo quello che deve fare». E aggiunge: «noi alle polemiche rispondiamo con i numeri e con i fatti. Abbiamo 700 mila kit di test rapidi in arrivo, se dice il governo quanti ne ha in arrivo che lo dica».
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Aiuti dal Governo: bene, ma non bastano
Quanto annunciato ieri in termini di aiuti dal premier Conte «non basta ma aiuta». Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia. «Mi immagino che come cittadini tutti vogliamo vedere un bel piano Marshall come hanno fatto i tedeschi con 550 miliardi stanziati e anche dobbiamo volere vedere l'inizio e la fine di questo progetto - sottolinea -. Magari alla fine scopriremo che il Governo ci darà una miniera di lingotti d'oro, però saperlo prima uno si regola». Tutte le imprese, ricorda, «sono preoccupate, mi dicono che hanno bisogno di una direzione, di sapere dove il Governo vuole arrivare con le misure, con i benefit, con le casse integrazioni. E la direzione viene data da un piano e da degli stanziamenti importanti». Zaia parla poi di Ue: «questo Paese deve battere i pugni con l'Europa. È una cosa scandalosa, non c'è Europa - conclude - . Stiamo qui a discutere tra governo e regioni. LA RABBIA Sindaci veneti, rivolta contro il premier Conte: «Dà un'elemosina e scarica il barile sui Comuni»

Tamponi: mancano i reattivi
Il presidente del Veneto Luca Zaia lancia l'allarme: è sempre più difficile reperire reattivi per fare i tamponi. «Tamponi, abbiamo la capacità di 11mila tamponi al giorno, ma il grande fattore limitante stanno diventando i reattivi, non ce li forniscono più, così come gli stecchi per eseguirli. Abbiamo macchine per leggerli ma non gli strumenti per farli. A stasera arriveremo a 100mila tamponi fatti. Mercoledì prossimo arriveranno oltre 700mila test rapidi.Secondo i dati dei nostri test al 4,5, giorno di sintomi il test ci dà già la risposta positiva di contagio.
Prove seriologiche: ricerchiamo gli anticorpi con il prelievo del sangue, stiamo sperimentando anche questo, per monitorare la situazione. Sono una novità non dal punto di vista clinico ma dal punto di vista del Coronavirus». 

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Farmaci ai pazienti a domicilio
«Siamo pronti per partire subito con la somministrazione dei farmaci sperimentali a casa, senza portare i pazienti in ospedale». Quali farmaci vengono dati a domicilio? Risponde l'assessore veneto alla Sanità manuela Lanzarin: «Sono solo farmaci anti malarici che Aifa ha autorizzato a domicilio anche in sperimentazione, per chi ha sintomi, da somministrare in maniera precoce».




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Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 12:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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