Gianluca muore accanto alla figlioletta di 5 anni stroncato da un infarto

Sabato 28 Marzo 2020 di Lorena Levorato
LA TRAGEDIA Gianluca Mazzari in un momento felice assiema alla sua compagna

CAMPODARSEGO - «Papà, papà svegliati!». Gianluca Mazzari, 45 anni, è morto all'improvviso, probabilmente per un infarto, mentre dormiva sul divano accanto alla figlioletta di 5 anni. Sarà comunque l'autopsia, chiesta dalla famiglia, a stabilire le esatte causa della morte dell'uomo. La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio di giovedì a Sant'Andrea di Campodarsego, dove l'uomo abitava. Subito dopo pranzo Gianluca, che dal mattino sentiva dolori al braccio e al petto, si è steso sul divano per riposare un po'. Lisa, la sua compagna, era andata al lavoro e in casa è rimasta solo la bambina.
LA SCOPERTA
Dopo un'oretta la piccola si è svegliata e ha provato a chiamare il papà, insistendo perché si svegliasse, ma invano. Poco dopo la mamma di Gianluca, preoccupata perché sapeva che il figlio non si sentiva bene, gli ha telefonato ed è stata proprio la nipote a risponderle dicendo che il papà non si voleva svegliare. La donna si è precipitata a casa del figlio avvisando anche la nuora. Quando le donne sono arrivavate si sono trovate di fronte la tragedia. Inutile l'intervento dell'elisoccorso. Gianluca, Rosko per gli amici, era molto conosciuto anche a Vigonza, in particolare a Pionca, dove aveva gestito il bar accanto al campo sportivo, e a Codiverno dove aveva aperto la trattoria Le buone usanze. A Sant'Andrea aveva aperto i bar Moon Blu, e un altro locale a Zeminiana. La notizia della sua morte improvvisa ha sconvolto tutti. «Ciao amico mio - dice Andrea Boldrin - ne abbiamo fatte tante assieme. Eravamo amici già dalle elementari, ero sempre a casa sua a giocare e ad ascoltare musica. Era un grandissimo fan di Vasco Rossi. Grandissimo e infaticabile lavoratore, ha portato avanti l'attività di famiglia nella gestione del bar finché ha potuto, poi le tasse non gli hanno dato respiro e ha chiuso. Ma non ha mai abbassato la testa difronte alle difficoltà. Ora faceva l'operaio in una serigrafia a Padova e mi raccontava che adesso riusciva a dormire la notte, era felice, aveva una donna che lo amava e una bellissima bambina. Solare, disponibile con tutti, sempre. Proprio a lui questo non doveva succedere». 
IL DOLORE
Due anni fa, a causa di una malattia, Gianluca aveva perso il papà. «Mio cugino - dice Michele Lazzaro - era una persona dal cuore buono, generoso, dedito alla famiglia e agli amici. Era amato dal nipote Cristian. Insieme condividevamo la passione per Vasco Rossi e ogni anno andavamo al converto. Ci mancherà tantissimo. I funerali, che si faranno in cimitero solo con i famigliari più stretti, erano previsti per lunedì ma la famiglia ha chiesto lche sia fatta l'autopsia per accertamenti, vogliono escludere che si tratti di una causa congenita visto che anche il nonno era morto giovane per un infarto».
 

Ultimo aggiornamento: 16:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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