Coronavirus. Lo strano caso del Piave, dove il contagio non c'è. Neppure nelle case di riposo

Sabato 28 Marzo 2020 di Claudia Borsoi
Lo strano caso del Piave, dove il contagio non c'è. Neppure nelle case di riposo
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Coronavirus. A ridosso delle colline del Prosecco un'area che sembra immune al contagio da Covid-19.

C'è un'isola nell'Alta Marca Trevigiana, tra le colline patrimonio dell'Umanità, dove il coronavirus sembra non trovare terreno fertile. Un'isola formata da una manciata di Comuni, quelli del Quartier del Piave, a ridosso del fiume sacro alla Patria che ha come baricentro Pieve di Soligo, dove i contagi si contano oggi sulle dita di una mano. Qui, addirittura, le case di riposo non registrano tra i propri ospiti e tra gli operatori socio-sanitari alcun caso di positività al Covid-19, a fronte di situazioni allo stremo in tutta la regione.

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Una comunità che resiste e che, isolata in casa, intende tenere il più possibile lontano il virus con i sindaci in prima linea contro il rischio contagi. I numeri parlano chiaro: su otto Comuni - considerando anche i paesi della vallata Cison e Revine - nessun decesso e 20 casi positivi. Un paio ne contano Pieve di Soligo, Refrontolo, Moriago, Cison e Revine. Tre i casi a Sernaglia e Farra, quattro a Vidor. 
 

RIGOROSI
A Pieve di Soligo, comune che ha dato i natali al poeta del paesaggio Andrea Zanzotto e al beato Giuseppe Toniolo, paese della soprano Toti Dal Monte e del senatore Francesco Fabbri, nella struttura della fondazione Casa per Anziani onlus dallo scoppio dell'emergenza sono state messe in atto delle misure tese a tutelare gli ospiti e anche il personale, puntando su dispositivi di protezione individuale e formazione, sospendendo le visite dei parenti sostituite con le moderne video-chiamate. «Tutti i nostri ospiti stanno bene, il virus qui non è entrato» conferma la direttrice Paola Gaiarin. E sono stati gli stessi anziani a lanciare un messaggio a figli e nipoti: già diverse settimane fa si erano fatti immortalare con la scritta State a casa proprio per evitare qualsiasi possibile contatto. A pochi chilometri, tra le colline di Farra, anche nella casa di riposo Botteselle della fondazione Santa Augusta onlus, tra i 94 ospiti non si registra alcun contagio. Stessa situazione nella casa di riposo Bon Bozzolla, nella frazione di Soligo, che conta circa 120 ospiti. «Grazie alle misure stringenti messe in atto non si registra al momento alcuna positività tra ospiti ed operatori» mette in luce il sindaco Mattia Perencin fin dai primi giorni dell'emergenza in prima linea sul fronte della tutela degli anziani. E a pochi metri dalla celebre e antica abbazia di Follina un'altra casa di riposo gode di buona salute: tra i 68 ospiti della San Giuseppe nessuna positività. A portare a questi nonni un po' di buonumore ci pensano i titolari di attività del settore alimentare che fanno recapitare in dono pizza, yogurt e pasta.
 


GLI ABITANTI
E pochi sono i casi di positività tra gli stessi residenti nel Quartier del Piave. A Pieve di Soligo (12mila abitanti circa) due le persone contagiate e già in via di guarigione. Due positivi anche a Moriago della Battaglia, con sintomi lievi tali da non ricorrere alle cure ospedaliere. Stessa situazione a Refrontolo, due persone con coronavirus al proprio domicilio. Tre i casi a Farra di Soligo, persone che si trovano ricoverate in ospedale in condizioni ritenute buone. Vidor è il Comune che conta più casi, quattro: due persone in ospedale e due a casa. Tra le colline del prosecco o sul greto del fiume Piave ormai da settimane camminatori e podisti non si vedono più: qui (quasi) tutti hanno recepito il messaggio di stare a casa. «I cittadini dà atto Stefano Soldan sindaco di Pieve di Soligo si stanno comportando bene. Al momento non c'è alcun motivo di allarmarsi: ognuno però deve continuare a fare la sua parte».  

Ultimo aggiornamento: 08:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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