In ansia e resilienti, le mamme affrontano la quarantena con fantasia. Solo un papà su 3 aiuta in casa

Venerdì 27 Marzo 2020
In ansia e resilienti, le mamme affrontano la quarantena con fantasia. Solo un papà su 3 aiuta in casa
Preoccupate e resilienti, in ansia più per il rischio contagio che per il lavoro e i guadagni incerti. Affaticate, tra smart-working e scuola on-line, le riunioni da seguire e i bambini che chiedono attenzioni, l'impegno che raddoppia e se tanti papà "reclusi" si danno da fare e dividono i compiti, ci sono ancora quelli che continuano a scaricare tutto su di lei. Una rivoluzione, fuori e dentro casa, vissuta anche con fantasia: si canta con i bambini, rispolverando ricordi dello "Zecchino d'Oro", si cucina, si crea. E si fa tanta ginnastica.

Ecco come vivono le mamme il nuovo ménage tra le quattro mura. #io restoacasa, e resisto, provando anche a pensare ad altro. La fotografia delle nuove abitudini è scattata da  un sondaggio online di "FattoreMamma", società di marketing che da oltre 10 anni si occupa di relazioni digitali con le madri italiane, a cui hanno partecipato più di 4.600 donne.


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Le paure. «Ne è emerso un quadro di una vita familiare ridefinita», racconta Jolanda Restano, imprenditrice, blogger e socia di FattoreMamma. «Vediamo una spaccatura netta ed equamente divisa tra le fiduciose, le resilienti e chi è sopraffatto dalla situazione: sono queste ultime da supportare maggiormente, anche con i nostri strumenti e iniziative digitali». Per il  51,5 per cento la preoccupazione è lo stato d'animo prevalente, ma il 50% cerca di non pensarci e fare le cose giorno per giorno.
Così come il 22% si dichiara fiduciosa, mentre un altro 22% si sente
«sospesa»
La paura di ammalarsi o che si ammalino le persone care è la principale (83%), ma mette ansia (68%) la preoccupazione per la capacità del sistema sanitario, con medici e infermieri, di riuscire a reggere l’onda d’urto. Allarma meno il pericolo che l'emergenza abbia un contraccolpo sui bilanci e le entrate familari: il 21 per cento si preoccupa di questo. Così come non mettono ansia le lezioni perdute e il mancato rientro a scuola.


Il lavoro. Il 67,5% delle mamme che ha risposto ha un lavoro (incluse le donne in maternità) e, se il 22% tra le lavoratrici attive ha preso un periodo di pausa – sotto forma di congedo, ferie o altro – le altre sono ancora operative.
«Oltre il 42% lavora da casa cercando di gestire nel contempo i figli, tra attività, compiti, gioco e benessere fisico», spiega Jolanda. Molte (47%) vorrebbero un congedo retribuito per potersi occupare dei figli senza doversi dividere tra riunioni sul web e bimb da gestire.

I papà.
«In questo nuovo ménage, anche molti papà fanno la loro parte». Il 38,7% lavora ancora fuori casa, chi è in smart working collabora alla gestione di casa e figli (32%), ma rimane il fronte di chi delega tutto alla mamma pur lavorando da casa (18%). Più della metà delle mamme continua ad andare al supermecarto, ma decolla anche la spesa online (28%).

La fantasia. Si gioca tanto con i bambini (68%), si cucina insieme (32%), si inventano lavoretti e piccoli laboratri (49%). Ci si scatena con la fantasia per rendere più leggera la quarantena.  E poi si balla, si canta.  C’è poi l’aiuto che arriva dal mondo digitale, con app, video giochi, musei online e la visione di video educativi (gradita al 33% delle mamme), oltre alla didattica a distanza. Tutti a fare ginnastica in casa, mamme e bambini.

La scuola.  Mentre l’83% dei bambini riceve i compiti da svolgere da parte delle insegnanti, il 43% segue lezioni a distanza ogni giorno o qualche volta.
«Le tecnologie però non sono sempre accessibili, rischiano di escludere qualcuno, e troppo spesso strumenti e metodi non vengono spiegati con chiarezza: si tratta di una novità improvvisa per tutti e la sensazione di molte mamme è che tutto sia ancora da organizzare meglio», chiarisce Jolanda.

Normalità. Manca e tanto. Scuola e lavoro (45%),  rivedere parenti e amici (85%), una bella gita di famiglia all’aperto (65%), sono in cma ai desideri. Ma anche una cena al ristorante (27%) e recuperare un po’ di tempo da dedicare alla cura di sé (25%).
Ultimo aggiornamento: 14:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA