Ancora un'impennata, il Coronavirus continua a far paura

Giovedì 26 Marzo 2020 di Elisa Fais
In ospedale a Padova (Ansa)
PADOVA - La corsa del Coronavirus si è portata via altre sei vittime. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria si contano quarantasette croci in provincia di Padova. Ieri non ce l’ha fatta Oscar Puato, 84 anni, di Baone, ricoverato all’ospedale di Schiavonia. Altri tre decessi sono stati segnalati nella casa di riposo di Merlara “Pietro e Santa Scarmignan”, si tratta dell’86enne Ferruccio Zerbini di Rovigo, dell’89enne Luigina Gennaro di Ponso e della 91enne Rita Lazzari di Ponso. E’ morta nella casa di riposo di Monselice anche la signora Maria Bottaro, 85 anni. Infine in Azienda ospedaliera è deceduta un’altra persona. Nuova impennata di contagi nel padovano, salgono a 1.684 in totale le persone positive al Covid-19. Si contano 186 casi in più nel giro di 24 ore.

E’ quanto emerge dagli ultimi report emessi da Azienda Zero, il confronto prende in considerazione il bollettino datato 24.03 delle 17 e quello del 25.03 delle 17. Dopo quattro giorni di stop si registra ancora un nuovo contagio a Vo’, in paese ora si contano 84 positivi al virus. Situazione sempre più difficile nel resto del capoluogo patavino, dove il virus continua a diffondersi e si arriva a quota 1.600 casi confermati. I soggetti in isolamento domiciliare, perché positivi o perché contatti stretti di casi confermati, sono 3.270 in tutta la provincia. Rispetto al report precedente sono stati messi in quarantena 475 nuovi soggetti. Salgono anche i ricoveri nelle strutture ospedaliere. In Azienda ospedaliera sono stati accolti undici pazienti in più in area non critica, arrivando così ad un totale di 103 letti occupati.

I pazienti gravi in terapia intensiva sono 29, cinque in meno rispetto l’altra sera. Al tempo stesso aumentano i dimessi da via Giustiniani: dall’inizio dell’emergenza hanno lasciato l’ospedale 89 persone, sette in più nel corso di 24 ore. Tredici i decessi all’ospedale civile (+1). Andando ad osservare la situazione nei nosocomi dell’Ulss 6, spicca l’ospedale di Schiavonia (hub per Covid-19) con 117 letti di degenza occupati da pazienti contagiati. Si tratta di cinque ricoveri in area non critica in più rispetto al giorno precedente. Sempre a Schiavonia si registrano 22 pazienti in terapia intensiva (-2), 43 dimessi (+9) e 20 decessi. All’ospedale di Piove di Sacco sono stati liberati i letti di area non critica e quelli di rianimazione dedicati al Covid-19. Nessun paziente è presente nella struttura ospedaliera della Saccisica. Situazione simile al nosocomio di Cittadella, dove non si trova alcun paziente in reparto ma ne rimangono quattro in terapia intensiva (+2).

Stabili i due decessi dal 21 febbraio. Considerando l’ospedale di Camposampiero risultano presenti due pazienti in area non critica (+1), nessuno in terapia intensiva e rimane segnalato un unico decesso. Tanti i medici e gli infermieri in prima linea nell’emergenza Coronavirus che in questi giorni pubblicano i loro pensieri sui social network. Una riflessione arriva da Giampiero Avruscio, direttore dell’unità di Angiologia dell’Azienda ospedaliera e presidente del sindacato Anpo. «Si ferma il calcio, il tennis, si chiudono gli stadi, i negozi, i bar, i ristoranti. Tutto ciò che sembrava indispensabile ora lo è di meno. Quali strutture restano aperte 24 ore su 24? – scrive Avruscio – Gli ospedali, dove medici e personale sanitario hanno sulle spalle il fardello maggiore. Molti di loro cadono vittime di questa guerra a fianco dei loro pazienti. Non vogliono applausi, non vogliono essere considerati eroi, perché oggi come ieri, quando riesci a salvare la vita ad una persona, dopo un intervento difficile, non c’è mai stato il boato della folla allo stadio che inneggia al tuo nome, non ci sono mai stati gli striscioni o le bandiere, non ci sono mai stati gli stipendi milionari con gli sponsor. C’è solo un profondo e impagabile silenzio che parla con gli occhi di un figlio, lo sguardo di una madre, il sorriso di una vita strappata anzitempo alla morte. Che la politica si assuma le proprie responsabilità».
Ultimo aggiornamento: 07:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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