Elisa Girotto, lo sfregio: un hacker ruba i ricordi della mamma dei 18 regali

Mercoledì 25 Marzo 2020 di Elena Filini
Elisa Girotto, lo sfregio: un hacker ruba i ricordi della mamma dei 18 regali

SPRESIANO - Era il libro dei ricordi di Elisa, una pagina che per i famigliari della mamma morta di tumore a 40 anni di Spresiano equivale a un diario. E' stata hackerata un mese fa. Il fratello, disperato, ha scritto all'hacker raccontando la storia di Elisa, il suo esempio, e tutta la dolorosa dinamica degli ultimi due mesi. Ne ha ricevuto una fredda risposta. «Passami 1000 followers e ti sblocco per 5 mesi». È come profanare una tomba, come violare la vita di una donna e di una famiglia già troppo sottoposta alla sofferenza. Elisa Girotto, la cui storia ha commosso il mondo intero diventando un film, 18 regali, ha lasciato foto, ricordi, pagine social.
 

 


Per il marito Alessio Vicenzotto, per il fratello Luca e per la piccola Anna, sua figlia. Un mese fa il suo primo instagram è stato hackerato. «Un mese ci siamo accorti con c'era qualcosa che non andava nell'account- racconta il fratello Luca Girotto- il nome non era più Elisa Girotto ma Yukivarisakura04hk». Inizialmente Luca non aveva dato peso alla cosa ritenendo che quel nome giapponese apparisse per un problema relativo al suo telefono. «C'erano le foto, c'era tutto. Per cui non mi sono preoccupato e la cosa è finita lì». 15 giorni fa però sia Alessio Vicenzotto sia altri amici avvertono Luca che il profilo ha qualcosa di strano.
 
TENTATIVO DISPERATO
«Abbiamo capito che era stato hackerato. Ho scritto all'hacker una lettera in inglese gli ho spiegato il valore della pagina, chi fosse Elisa, ho allegato un articolo in inglese che riassumeva puntualmente la sua storia. Non c'è stato niente da fare». L'hacker prima risponde che ha comprato l'account e che per sbloccarlo per 5 mesi servono almeno 1000 followers. Gli ho risposto: cerca di avere un cuore, cerca di capire quello che stai facendo. Morale? Ha bloccato sia me sia Alessio, il marito di Elisa».

Luca si è poi rivolto ad Instagram. Ma contattare il servizio assistenza non è facile. «Direi una cosa impossibile, manca un centro assistenza valido. Non mi aspettavo fosse una cosa così complessa visto che i social fanno parte della nostra quotidianità». Luca allora invita tutti gli amici di Elisa a segnalare a Instagram l'account come hackerato in modo che l'account venga controllato e quindi chiuso. «La seconda strada è la polizia postale, stiamo pensando di rivolgerci anche a loro». 

IL DOLORE
Chiudere la pagina dei ricordi della mamma di Spresiano è una cosa che Luca vorrebbe evitare. Ma purtroppo è anche l'unico modo perchè non venga strumentalizzata per nuovi like. Il fratello di Elisa cerca di spiegare perchè un gesto di questo tipo pesa tantissimo alle famiglie delle persone scomparse. «Certo, è un semplice profilo. Ma, per me, è un piccolo album dove è passata mia sorella, da sfogliare con alcune cose e foto che per noi rappresentano un ricordo. Il fatto che oggi sia in mano a un'altra persona è una cosa spregevole, che fa male al cuore». Perchè entrare nella vita, nelle emozioni e nel doloroso finale di una donna come Elisa è come prendere il diario dei suoi giorni intimi e manipolarlo senza alcun rispetto.
Elena Filini 

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