La Victoria scarica la turista malata e fa dietrofront, ma a Venezia sono in arrivo altre due crociere Costa

Mercoledì 25 Marzo 2020 di Roberta Brunetti
La Costa Victoria non arriverà più il 28 marzo a Venezia. In arrivo la Deliziosa
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VENEZIA Tre giorni fa aveva sbarcato a Creta una passeggera malata, poi risultata positiva al coronavirus. Ora gli oltre 700 ospiti della Costa Victoria sono in via di isolamento, nelle loro cabine, mentre la nave ha cambiato rotta. Non è più diretta a Venezia, ma nel Tirreno: ieri aveva già attraversato lo stretto di Messina. L’ipotesi è che attracchi a Civitavecchia, lo scalo più facile per poi trasferire in un grande aeroporto internazionale, in questo caso Fiumicino, i 726 ospiti, tutti stranieri, di 20 nazionalità diverse, con ben 236 australiani. 

Una soluzione caldeggiata nei giorni scorsi anche dal governatore del Veneto, Luca Zaia, e dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, preoccupati che l’arrivo a Venezia della Victoria, previsto per il 28 marzo, potesse stressare un sistema sanitario già così provato. In realtà la stessa Compagnia era alla ricerca di un porto alternativo che non fosse Venezia o Trieste.

LA PASSEGGERA MALATA 
Nel frattempo si è ammalata una passeggera argentina di 63 anni. Sbarcata domenica a Creta per motivi di salute, all’ospedale di Heraklion è stata sottoposta al test per il Covid-19 risultato positivo. Ora è ricoverata in terapia intensiva “in condizioni stabili” precisa una nota della compagnia. «In via precauzionale, e nel rispetto delle procedure sanitarie previste a bordo, le persone venute a contatto con l’ospite erano state poste in isolamento immediato – continua la nota -. Al momento la situazione sanitaria a bordo non presenta altri casi sospetti, ma per ulteriore precauzione si sta procedendo all’isolamento di tutti i passeggeri nelle proprie cabine. Seguendo l’allerta delle organizzazioni sanitarie internazionali e la normativa definita dalle autorità italiane, il protocollo sanitario a bordo era già stato elevato al livello massimo nei giorni scorsi».

LA NUOVA ROTTA
 
Quanto alla destinazione finale della nave, Costa crociere la sta definendo con le autorità italiane. Dopo la decisione della compagnia di sospendere tutte le crociere, che risale al 13 marzo scorso, Victoria, con i suoi 726 ospiti e 776 membri di equipaggio, stava rientrando verso l’Italia per organizzare i reimpatri. Che a questo punto dovrebbero avvenire via Civitavecchia-Fiumicino. 
Ma nella stessa situazione si trovano anche le altre due navi che dovevano arrivare a Venezia: la Costa Mediterranea, partita il 13 marzo da Mauritius con il solo equipaggio e attesa per il 10 aprile in laguna, e la Costa Deliziosa, che doveva arrivare il 26 aprile, dopo un giro del mondo iniziato a gennaio con oltre duemila persone a bordo, ha appena lasciato l’Australia. Nulla è ancora deciso. E in Porto a Venezia c’è una certa preoccupazione.

LE REAZIONI
 
«La Victoria ha fatto rotta verso il Tirreno ma per le prossime unità da crociera ancora in navigazione non è detto che si riesca a far lo stesso – commenta il presidente Pino Musolino -. Il decreto del 19 marzo impone che i porti italiani accolgano le navi battenti bandiera italiana, quindi le Costa in circolazione e qualche Aida. Se queste andranno altrove, dovremo però “parcheggiare” nelle nostre banchine quelle vuote che dovessero arrivare». Aggiunge Alessandro Santi, presidente Assoagenti Veneto: «Normalmente ci sono circa 320 navi da crociera in giro per il mondo con 600 mila passeggeri: quando parliamo delle navi che hanno avuto problemi con il coronavirus si tratta di numeri risibili. Dopo l’emergenza anche questo mondo dovrà ripensarsi, ma per favore partiamo da dati reali e non da bufale».
Ultimo aggiornamento: 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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