Altri sei morti per Coronavirus a Padova: quota 1.498 contagiati

Mercoledì 25 Marzo 2020 di Elisa Fais
L'ospedale di Padova
Altri sei padovani nelle scorse ore sono morti a causa del Coronavirus. Quattro sono deceduti all’ospedale di Schiavonia, uno in casa di riposo a Monselice e un’altra persona è spirata in Azienda ospedaliera a Padova. Salgono così a 41 le croci in provincia di Padova dall’inizio dell’emergenza sanitaria. 
Nelle scorse ore sono stati dichiarati positivi al Covid-19 centotre soggetti in più, in tutta la provincia di Padovan sono 1.498 i contagi totali. E’ ciò che emerge dal confronto dei bollettini di Azienda Zero emessi alle 17 del 23.03 e del 24.03. Ancora stabile l’incidenza del virus nel cluster di Vo’, dove i positivi rimangono 83 ormai da quattro giorni di seguito. Nel resto del capoluogo patavino si registrano 1.415 casi. In tutta la Regione Veneto il numero di positivi arriva a quota 6.069. Si abbassano i ricoveri in Azienda ospedaliera, si contano 6 pazienti in meno in area non critica, arrivando così ad un totale di 92 degenze. In Rianimazione i soggetti in condizioni critiche sono 34, stabili. Sempre in Azienda ospedaliera si registrano 82 dimessi dall’inizio dell’epidemia (+15) e dodici decessi (+1). All’ospedale di Schiavonia hub per Covid-19 scendono a 112 i ricoveri in reparto, tre in meno rispetto l’altra sera. Ancora a Schiavonia sono 24 i pazienti gravi in terapia intensiva (+1) e salgono a diciassette i decessi (+2). I dimessi nel nosocomio della Bassa sono 34, nelle scorse 24 ore sono usciti dalla struttura ospedaliera 9 persone in più. Nessun ricoverato né in reparto né in rianimazione nell’ospedale di Piove di Sacco, ormai da un paio di giorni e rimane un unico decesso. Trasferendo l’attenzione all’ospedale di Cittadella, è stata svuotata l’area non critica dove non c’è alcun ricoverato, il precedente report ne segnalava cinque. Due i gravi in Terapia intensiva (+1) e si contano sempre due decessi. Salgono i dimessi dall’ospedale di Cittadella, da 5 a 9 (+4). Altro dato fornito da Azienda Zero riguarda i soggetti in isolamento domiciliare, perché positivi o perché contatti stretti di casi confermati. Sono a casa in quarantena 2.795 persone in provincia di Padova, ben 74 persone in più rispetto al precedente report.
Intanto continuano i messaggi e gli appelli rivolti alla popolazione, pubblicati sui social network dal personale medico e sanitario in prima linea nell’emergenza. Sempre più spesso i profili Facebook di medici ed infermieri vengono utilizzati per esprimere riflessioni ed emozioni. Come Silvia Sorgato, infermiera dell’Azienda ospedaliera trasferita temporaneamente nel reparto di Malattie infettive. «Cosa ricorderò di questa esperienza? – scrive Silvia Sorgato - Che è quando non tocchi più che impari a nuotare. Ricorderò le lunghe code al supermercato, perché anche se noi sanitari possiamo saltarle io non lo faccio perché non mi sento migliore di tutti gli altri. Ricorderò le parole, le telefonate dei miei vecchi colleghi che mi scaldano il cuore e i nomi scritti con l’indelebile sulle tutone bianche di quelli nuovi perché in faccia non ci riesce a riconoscere, colleghi che come te sono stati sbalzati in trincea e di cui forse non ne conoscerai mai il volto. Ricorderò le notti in bianco aspettando l’esito di quei tamponi. La nostalgia della mia famiglia. Ricorderò le strade vuote e il silenzio assordante, irreale delle domeniche di sole che sanno tanto di pioggia». E ancora, Silvia, aggiunge: «Ricorderò i solchi sulle guance, la piaga sul naso, le gocce di sudore lungo la schiena. Ricorderò quegli occhi, quella mano che mi stringeva forte e lei che mi implorava di non lasciarla morire da sola. Ricorderò la voglia di svegliarmi da un incubo. Ricorderò il profumo della primavera che quando togli la mascherina qualche secondo ti riempie di vita e di speranza».
Ultimo aggiornamento: 07:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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