Coronavirus Veneto. Scatta l'operazione tamponi, 20mila al giorno: a chi vengono fatti e come

Lunedì 23 Marzo 2020
Coronavirus Veneto. Scatta l'operazione tamponi a tappeto: a chi vengono fatti e come
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Coronavirus, scatta l'operazione tamponi a tappeto in Veneto. Ecco come funziona il piano della Regione (Il punto di oggi - LEGGI E GUARDA IL VIDEO).

Il Veneto punta ad arrivare in un paio di settimane a effettuare 20mila tamponi al giorno attraverso la «sorveglianza attiva», progetto coordinato dall'Università di Padova assieme a Regione e Croce Rossa, per «stanare» e isolare le persone contagiate da Coronavirus e asintomatiche e così diminuire progressivamente i ricoveri.

 

Coronavirus, si fa un tampone. Come funziona La spiegazione

Come si fa un tampone per scoprire se si è positivi al Coronavirus? La grafica qua sotto lo spiega per passaggi semplici.

Si parte dal naso: il paziente deve inclinare il capo così il tampone deve essere inzerito e ruotato in entrambe le narici. Poi il tampone viene messo nella provetta e spezzato a metà.




Il progetto è stato illustrato dal governatore Luca Zaia, assieme al prof. Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell'Università di Padova. Laboratori, reagenti e apparecchi per i test sono stati potenziati e implementati, e il materiale a disposizione è sufficiente per eseguire 200 mila tamponi in tutto.
«Più positivi scoveremo - ha detto Crisanti - più li isoleremo e li metteremo a casa con il sistema di controllo, poi andremo a cerchi allargati per identificare parenti, amici, il vicinato, chi ha trasmesso la malattia».

Le prime categorie a essere interessate dallo screening, secondo quanto ha riferito l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin, saranno gli operatori sanitari e quelli delle strutture residenziali per non autosufficienti; seguiranno altre filiere come i cassieri dei supermercati, i farmacisti e le forze dell'ordine. I laboratori di microbiologia delle Ulss si affiancano all'Università di Padova, che ha già incrementato la propria produzione fino a 2.000 analisi al giorno.

«Il successo - ha spiegato Crisanti - lo misuriamo con l'aumento dei casi scovati; più positivi avremo, meno persone si ammalano e vanno in terapia intensiva. Si punta a un aumento di casi e a meno ricoveri. Ci siamo molto vicini, il Veneto ha indicatori molto positivi. Poi arriverà un punto di flessione - ha preciato - in cui i positivi caleranno parallelamente a quelli ospedalizzati».

Per il presidente regionale Luca Zaia, «arriveremo in due-tre settimane a 20 mila tamponi al giorno, ne abbiamo già 65 mila fatti, si andrà avanti finché tutto finisce, ma ci sarà anche una fase di followup perché questa bestia la conosciamo poco», ha concluso.

 

Tamponi in Veneto: obiettivo 20mila test al giorno

Per il presidente regionale Luca Zaia, «arriveremo in due-tre settimane a 20 mila tamponi al giorno, ne abbiamo già 65 mila fatti, si andrà avanti finché tutto finisce, ma ci sarà anche una fase di followup perché questa bestia la conosciamo poco», ha concluso.

Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 00:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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