Appartamento gratis a medici e infermieri impegnati contro il virus

Domenica 22 Marzo 2020
SOLIDARIETÀ di Cristiana Chiarotto

«Sto facendo la spesa per tre mie diverse vicine di casa e ho tre liste da tenere sott'occhio. Le dispiace se ci parliamo quando ho finito?». Cristiana Chiarotto è già tutta in queste parole. E non stupisce troppo che sia stata proprio lei, imprenditrice di origini orgogliosamente pordenonesi che si divide fra Udine e Trieste, a decidere, con il fratello Luciano, di regalare un mese di affitto, mettendo a disposizione gratuitamente una casa a due passi dal centro udinese e dall'ospedale Santa Maria della Misericordia, per medici e infermieri che arrivino in Friuli a dare una mano per fronteggiare l'emergenza da coronavirus. La popolarità mediatica non le interessa. Anzi. Fosse per lei, vorrebbe che il suo nome svaporasse sullo sfondo per lasciare spazio («e passaparola, che serve») al gesto, lanciato sulla sua pagina Facebook e già ripreso da diversi navigatori.

«Non lo faccio per finire sui giornali né per farmi pubblicità assicura - Lo faccio solo per dare una mano in questo momento difficile. È un'iniziativa in via amichevole. Non l'ho neanche voluta mettere sui siti specializzati, ma mi sono limitata a Facebook», chiarisce l'imprenditrice, figlia dell'ex presidente della Provincia di Pordenone Sergio Chiarotto, di Cordenons. L'ispirazione, racconta, le è nata grazie all'idea lanciata da Triestevillas, agenzia che si occupa di affitti turistici e compravendite di lusso nel territorio giuliano (che già in passato aveva avviato un'iniziativa simile per i familiari dei bimbi ricoverati al Burlo) che fino ad aprile ha deciso di mettere a disposizione gratis appartamenti e ville per medici e infermieri impegnati sul fronte dell'epidemia, giunti a Trieste da altre parti d'Italia.

«Ho saputo della loro iniziativa grazie al post di un collega su Facebook. Mi sono detta: che bella idea! E ho pensato: perché non fare una cosa analoga qui a Udine? Gli imprenditori triestini, che si occupano del settore degli affitti brevi, hanno proposto ai loro clienti di mettere a disposizione le loro case. Ma io stessa sono proprietaria, con mio fratello, di un appartamento al momento sfitto, in via Micesio a Udine, non lontano dall'ospedale, che abbiamo appena risistemato. Abbiamo deciso di metterlo a disposizione gratuitamente per il mese di aprile a medici e infermieri venuti qui a lavorare per l'emergenza. Ho messo aprile, ma potrebbe essere anche maggio. L'ospitalità temporanea potrebbe valere anche magari per dei volontari della Croce rossa o della Protezione civile o i familiari di un malato. Sono disponibile anche ad accollarmi le spese», racconta Cristiana, che di mestiere fa l'immobiliarista, come titolare dell'agenzia Oikos studio immobiliare di viale Duodo, che ha sospeso l'attività in via prudenziale nelle scorse settimane, prima che scattasse lo stop per la sua categoria («Ormai il lavoro era rallentato, ma sto seguendo delle trattative da casa»).

«Non mi era mai capitato di essere protagonista di un'iniziativa simile, in fondo il virus sta regalando a tutti noi un po' più di consapevolezza che esistono anche gli altri e che non siamo soli nel mondo. Ma non voglio passare per un'eroina, perché l'appartamento in verità era vuoto, mentre potrebbe essere utile a qualcuno. La casa di via Micesio racconta ha una sessantina di metri quadri, una camera, una cucina, un soggiorno con due bei divani letto. E' tutto arredato. Ci starebbero comode anche quattro persone». Il tam tam è partito venerdì, con la pubblicazione del post sul social network, ma a ieri mattina, «non ho ancora ricevuto richieste. Speriamo che funzioni il passaparola». E che, magari, qualcuno prenda spunto per aderire alla catena di solidarietà.
Camilla De Mori
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Ultimo aggiornamento: 11:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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