Sono un'ottantina gli italiani che nella notte tra venerdì e sabato intorno alle 4.15, sono finalmente riusciti a rientrare in Italia provenienti da Vienna. Un ritorno non semplice, reso possibile solo grazie a un accordo tra la Farnesina, la Regione Friuli Venezia Giulia e il Consolato Austriaco, che ha messo a disposizione due pullman. Il gruppo di giovani in attesa di ricongiungersi alle famiglia in Italia e tutti sottoposti a controllo sanitario, è giunto alla stazione ferroviaria di Tarvisio Boscoverde scortato dalla Polizia. Ad attenderli c'era il personale della Protezione Civile regionale, dei Pompieri Volontari di Camporosso e i sanitari del dipartimento di prevenzione che avevano allestito una postazione con medico e infermieri. «Sono stati tutti identificati - spiega Raffaella Taddio, consigliere comunale con delega alla sanità - gli è stata misurata la febbre e sono risultati essere in buona salute. A nessuno è stato fatto il tampone». Per ognuno è stato disposto l'isolamento domiciliare di quattordici giorni durante i quali dovranno limitare al minimo ogni tipo di contatto. I nostri connazionali, in gran parte all'estero per Erasmus anche se non mancavano i lavoratori, erano provenienti non solo dall'Austria, ma anche dalla Spagna e dall'Irlanda. Cinque i friulani, mentre la maggior parte del gruppo proveniva da Emilia Romagna, Lazio e Sicilia. Tra la notte di oggi e domani è previsto il rientro di altri 120 connazionali che saranno sottoposti agli stessi controlli.
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