«Prima di Pasqua non si esce di casa. Comunque, se ci va bene, si parla di dopo Pasqua». O addirittura in estate. Tanto prevede che permarranno le misure di isolamento sociale introdotte per l'emergenza coronavirus, Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene all'Università di Pisa e capo per l'emergenza epidemiologica del coronavirus in Puglia, intervenuto oggi ad Agorà, su Raitre. «Il rischio di un ritorno dell'epidemia di Covid-19, anche dopo un periodo di assenza di nuovi casi come per il comune di Vò Euganeo, esiste, ed è alto», ha poi detto. «Se dobbiamo cercare di ragionare in maniera fredda dobbiamo concentrarci sul concetto di velocità - ha spiegato Lopalco - . Io non credo che stia succedendo nulla di strano rispetto all'andamento naturale di questa epidemia. Le ipotesi fantasiose che ho sentito, una correlazione con lo smog o che il virus in Lombardia è più aggressivo, non hanno evidenze scientifiche. In termini epidemiologici il fenomeno va spiegato proprio con il concetto di velocità. Non si è riusciti a rallentare questa epidemia».
«Il rallentamento delle misure andrebbe fatto con estrema cautela, non sicuramente nell'arco dei prossimi mesi.
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Venerdì 20 Marzo 2020L'estate potrebbe essere il punto di svolta per lo stop alla misura del rimanere a casa», aggiune l'epidemiologo. «Le misure, a partire dal restare a casa, vanno mantenute fino a quando tutti i focolai sono spenti».